Chiesa di San Michele a Monteleone di Calabria

a cura di Dalila Segoni, Veronica Santoni, pubblicato il 09/05/2022

Autore non identificato, Monteleone - Chiesa di S. Michele, facciata prima del restauro, 1901-1925, gelatina ai sali d'argento, MPI6079028 Fondo MPI, Archivi Fotografici ICCD
Autore non identificato, Monteleone - Chiesa di S. Michele, facciata prima del restauro, 1901-1925, gelatina ai sali d'argento, MPI6079028

dal Catalogo

La circoscrizione di Monteleone di Calabria venne revocata nel 1927 in seguito alla riorganizzazione del territorio italiano sancita dal regime fascista. Inizialmente, i comuni che ne facevano parte, entrarono a far parte della provincia di Catanzaro; solo successivamente venne istituita la provincia di Vibo Valentia e ne conseguì un cambiamento territoriale.

 

La chiesa di San Michele – oggi quindi a Vibo Valentia – può essere considerata un vero e proprio gioiello: fu infatti completata nel 1519 ed era originariamente attribuita a Baldassare Peruzzi (1481-1536); solo recentemente alcuni studiosi hanno abbandonato questa ipotesi a favore di altri artisti attivi a Napoli durante il periodo rinascimentale. La chiesa probabilmente, venne innalzata sulle rovine di un edificio di origini antiche – la vetusta chiesa di San Michele il Vecchio: la cripta e l’oratorio sono stati inglobati nella nuova costruzione e sono ancora visibili.

Di particolare bellezza è il campanile che si erge ancora oggi al di sopra del tempio sacro. Venne costruito nel 1695 ed è alto circa trenta metri; doveva terminare con una maestosa cuspide, arricchiata dalla presenza di aperture circolari sui quattro lati. Oggi non è più al suo posto a causa di un fulmine e di un successivo terremoto che la danneggiarono irrimediabilmente: nel fondo Ministero della Pubblica Istruzione, è presente una fotografia che documenta la presenza della particolare cuspide.