Un terremoto continuo dell’anima

la Collezione "Terrae Motus"
a cura di Daniela Zanoletti

A pochi anni dalla tragedia che sconvolse l'lrpinia, il gallerista napoletano Lucio Amelio (1931-1994) coinvolse più di 60 artisti internazionali per una grande rassegna dedicata alla tragedia, pensata come un dispositivo per provocare “un terremoto continuo dell’anima”, a cui diede il titolo di "Terrae Motus".

 

 


dal Catalogo

L'approfondimento presenta una selezione di opere appartenenti aTerrae Motus, una collezione concepita come un progetto work in progress che dal 1980 coinvolse artisti di fama internazionale sul tema del terremoto. Il progetto girò tra l’America e l’Europa: la prima esposizione fu a Boston (1983), poi a Villa Campolieto ad Ercolano (1984) e infine al Grand Palais di Parigi (1987). Dal 1992 la Collezione è in esposizione permanente alla Reggia di Caserta, con periodiche rotazioni. Composta da opere di grandi artisti internazionali, tra i quali Alighiero Boetti, Christian Boltanski, Cy Twombly, Keith Haring, Robert Mapplethorp, Mario Merz, Luigi Ontani, Mimmo Paladino, Giulio Paolini, Robert Rauschenberg, Mario Schifano, Andy Warhol per citarne alcuni, la Collezione ha la funzione di attivare una riflessione sul processo rigenerativo dell'arte dinanzi alla forza distruttrice della natura.

Bibliografia

Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio, per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico per le province di Caserta e Benevento (a cura di), Terrae Motus. La collezione Amelio alla Reggia di Caserta, Milano, 2001