Madonna col Bambino in trono, San Martino d’Agri (Potenza), Santuario della Madonna della Rupe

a cura di Sara Rutigliano, pubblicato il 15/02/2022

Autore non identificato, Madonna della Rupe, bottega lucana (secc. XV/ XX); fotografia b/n, SBAS MT E8762 Catalogo generale dei Beni Culturali
Autore non identificato, Madonna della Rupe, bottega lucana (secc. XV/ XX); fotografia b/n, SBAS MT E8762

dal Catalogo

Il Santuario intitolato alla Madonna della Rupe, sito sul monte Raparello, e la Chiesa madre di San Martino d'Agri conservano un'antica Statua della Vergine in trono col bambino integralmente dorata, coperta di fiori e corone in argento.

La tradizione vuole che questa scultura fosse nascosta in una rupe, sul monte, e che fu ritrovata e portata in paese da un pastore. Attualmente continua ad essere sentitamente venerata in quanto protettrice dalla popolazione locale, che l’accompagna in pellegrinaggio verso il Santuario l’8 di agosto.

La statua lignea ha subito diversi rimaneggiamenti nel corso del tempo, ma l’impianto arcaico e severo con il bambino seduto al centro delle ginocchia della madre rimanda all'iconografia delle Sedes Sapientae lucane di Santa Maria d’Orsoleo, Viggiano, Banzi, Armento e Guardia Perticara.

Le mani destre di entrambe le figure si spingono in avanti a benedire o a reggere un pomo o un fiore, e la mano sinistra della Vergine si affianca a quella del bambino che sorregge il globo.

L’intervento diretto e più invasivo sulla statua, eseguito nel 1956 ad opera di artigiani di Ortisei, portò alla rimozione e sostituzione di entrambe le teste della Madonna e del bambino, già allora molto rovinate.

Pierluigi Leone di Castris, in occasione della mostra del 2004 Sculture lignee in Basilicata, ha individuato e recuperato la testa originale molto compromessa della Vergine. Grazie anche ad un restauro che ha analizzato i pochi frammenti della policromia originale in corrispondenza della fronte della guancia destra e dell'occhio sinistro, lo studioso ha inserito la scultura originaria nel gruppo delle madonne lucane di cultura iberica e considerata databile ai primi decenni del XIII secolo.