n.109 /Vicenne (tomba, area ad uso funerario)

Campochiaro, post VII d.C - ante VIII d.C

IL CONTENITORE FUNERARIO. Ubicata presso il margine della strada interpoderale. Il taglio ha perso uno dei suoi margini. I restanti sono verticali e definiscono una tomba profonda, leggermente rastremata, riempita di uno strato spesso di terra nera mista a piccoli e sporadici ciottoli. Il riempimento in superficie appare intaccato da un profondo solco. Un rincalzo di ciottoli è presente su tutti i lati tranne quello corto. L’INUMATO. Lo scheletro è ben conservato: il cranio è posto frontalmente, gli omeri e le clavicole in posizione, come l’intero scheletro. Inumato supino, con il braccio destro disteso lungo il fianco e il sinistro ripiegato sul bacino; gambe parallele leggermente divaricate. IL CORREDO. La fossa contiene un residuo di pasto rituale poiché un osso non umano è rinvenuto presso la gamba sinistra. Inoltre la presenza di chiodi angolari definisce la presenza di un contenitore funerario ligneo di incerto tipo. È attestato il rituale della moneta in bocca (o presso di essa), poiché le due monete sono state rinvenute presso la mandibola. Il cavaliere non possedeva alcuna arma da pugno, ma solo 5 frecce e un coltellino in ferro. In associazione simbolica alla cavalcatura, pur in assenza del cavallo, era un anello con due pendagli che Cornelia Rupp individua come elemento per l’aggancio di briglie e testiera (Rupp 2005, p. 62). Nel corredo rituale compare ancora un vasetto non tornito. Tra gli utensilia, forse, si deve annoverare anche la borsetta domestica poiché si riconosce la presenza di uno spillone da fuoco e un gancio posti presso il tronco dell’inumato

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