n.167/Vicenne (tomba, area ad uso funerario)

Campochiaro, VII secolo d.C - VIII secolo .C

IL CONTENITORE FUNERARIO. Fossa molto larga il cui limite è chiaro solo su due lati a causa dell’adiacenza alla tomba 166. La fossa non ha un rincalzo di ciottoli vero e proprio ma alcuni so allineano intorno al deposto, soprattutto in prossimità degli arti inferiori. Il letto di giacitura del defunto è a 45 cm dal margine superiore sul banco vergine. L’INUMATO. Lo stato di conservazione dello scheletro è pessimo, restano riconoscibili solo le gambe, la metà superiore del braccio destro e le clavicole. Il cranio è completamente in frantumi. L’inumato giace supino sul fondo della fossa occupandone lo spazio centrale: il cranio è reclinato a sinistra, le gambe distese e parallele. IL CORREDO. L’inumato aveva due fibbie sui fianchi, uno spillone forse crinale, e quattro monete d’argento di Eraclio. Una rinvenuta in bocca

  • OGGETTO tomba
  • CLASSIFICAZIONE area ad uso funerario
  • AMBITO CULTURALE Allogeno
  • LOCALIZZAZIONE Campochiaro (CB) - Molise , ITALIA
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE TRASCRIZIONE SCHEDA DA CAMPO. Sepoltura di grosse dimensioni inserita nello strato di ghiaia. Limiti della fossa non molto netti per la differenza di colore e di terreno scuro e friabile, mescolato a numerosi ciottoli. La sezione evidenzia un riempimento costituito da terra scura nella parte centrale mentre sui laterali si nota maggiore quantità di ciottolame, inoltre sul lato lungo nord si notano dei ciottoli forse di rincalzo alla fossa. Fossa molto larga il cui limite è chiaro solo sul lato nord ed est perché tagliato nello strato di breccia, mentre sul lato ovest è di più difficile individuazione perché è tangente con il lato corto della T 166. Il lato lungo sud è riconoscibile solo nel tratto di unione con quello est, mentre da quell’altro lato è di difficile individuazione perché ubicato in parte nel canalone di terra nera, quindi non è distinguibile. Risulta così molto irregolare e sembra restringersi verso la testa. A livello di deposizione troviamo alcuni ciottoli di medie dimensioni che non sembrano messi con regolarità per restringere la fossa ma piuttosto ricaduti. Deposizione sul fondo, sullo strato di ghiaia a 45 cm dall’imbocco. Si è detto di una fossa molto larga e lunga, ma è comunque una deposizione singola, l’inumato giace supino sul fondo e centralmente: il cranio è reclinato sul suo fianco sinistro ed è molto schiacciato. Lo stato di conservazione dello scheletro è pessimo, restano riconoscibili solo le gambe, la metà superiore del braccio destro e le clavicole, manca tutto il resto. Povero il corredo costituito da: 1) brocchette d’argilla, prive del becco, deposte ai piedi (44716) 2) frammento di ferro, forse di fibula, rinvenuto sull’anca sinistra (44717) 3) frammento di ferro, forse di fibula, rinvenuto sull’anca destra (44718) 4) spillone (?) di ferro rinvenuto sul fondo, poco sopra la testa (44719) 5) tre monete d’argento, due integre, una terza frammento (44720 – 44721 – 44722) 6) una moneta d’argento rinvenuta durante lo studio antropologico dello scheletro effettuato a Bologna (54252)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Monumenti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400108072
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia del Molise
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia del Molise
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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