ex Teatro Spada in Palazzo Alidosi

Comune di Cesena, 1798 post - 1846/08/15 ante

1) L’edificio sorge su terreno pianeggiante si sviluppa, isolato su tutti i lati, con una pianta irregolare, cavea semiellittica, e palcoscenico rettangolare. 2) La volumetria dell’edificio è di tipo composito si divide in tre corpi, il portico con il foyer, la sala e l’ampio palcoscenico. 3) Il prospetto principale sulla piazza è costituito da due ordini architettonici sormontati da un timpano decorato a dentelli che racchiude uno stemma e due statue rappresentanti il Savio e il Rubicone, nel primo ordine vi è il portico con pilastri in falso bugnato, sotto al quale vi sono gli ingressi del teatro e del conservatorio, il secondo è scandito verticalmente da semicolonne di mattoni in stile ionico e presenta una serie di finestre con cimasa, sopra a queste fra le colonne si trovano dei pannelli con bassorilievi, opera del Bernasconi di Bologna; a separare il primo ordine dal secondo vi è una balaustra in marmo bianco, mentre fra il secondo ordine e il timpano vi sono una cornice a fasce ed un cornicione a dentelli. All’interno l’edificio presenta la classica struttura del teatro all’italiana, con quattro ordini di palchi più il loggione, sulla fascia del primo ordine si trovano pregevoli decorazioni pittoriche, nelle fasce superiori vi sono decorazioni a stucco, il soffitto della sala è finemente dipinto con grottesche monocrome, e comprende alcuni riquadri con scene tragiche e quattro tondi raffiguranti le Muse. L’intera decorazione è opera di F. Migliari di Ferrara. Oltre il golfo mistico si trova il palcoscenico con tre accessi esterni; il graticcio ed il ballatoio sono originali, in legno. 4) All’interno del teatro si conservano il sipario (in pessime condizioni), le sedie, le poltroncine, le luci dei palchi, gli arredi dei camerini e le macchine sceniche originali del XIX sec. (n.d.c. 1991). Sul lato più breve del fabbricato di forma trapezoidale è collocata la facciata neoclassica. Un ampio portico a nove fornici rivestito da bugnato “gentile” è sormontato da una balaustrata e dal piano nobile. Quest’ultimo è ornato da otto semicolonne di ordine ionico, da ampie finestre con cimasa e (distinta da fascia modanata) una serie di bassorilievi. Corona l’edificio un plastico cornicione con cornici variamente aggettanti e fascia a dentello, sul quale si innalza il frontone con timpano ornato da figure del fiume Savio e del Rubicone. All’interno la pianta del dispositivo teatrale è a ferro di cavallo, con cavea distinta in quattro ordini di palchetti più il loggione. Lo schema è ancora una volta quello (assai noto in Romagna) della parapettata continua a fascia. Interessanti sono i locali di servizio: l’atrio, il foyer, la sala ad uso di caffè. Interessante anche la parte relativa al vasto palcoscenico che consente l’allestimento anche di spettacoli di un certo respiro (n.d.c. 1981)

  • OGGETTO teatro-comunale
  • AMBITO CULTURALE Ambito Neoclassico
  • ATTRIBUZIONI Ghinelli, Vincenzo (attribuito): progetto
    Migliari, Francesco (attribuito): DECORAZIONE
  • NOTIZIE Dopo vari progetti per sale teatrali da ricavarsi in vecchi edifici; quali il palazzo Magistrale (con interventi di Curzio Brunelli, Lorenzo Caporali) o il palazzo Spada (con soprintendenza di Lorenzo Caporali ed esecuzione del progetto di Giuseppe Sangiorgi) inaugurata nel 1798. XIX (1838): Nell’adunanza del 4 gennaio 1838 fu nominata una apposita commissione incaricata di presentare progetti per la costruzione di un nuovo teatro. Leandro Marconi (1763 – 1837) presenta un progetto rimasto incompiuto per la morte dell’architetto così la commissione preferisce affidare l’incarico all’architetto Vincenzo Ghinelli (1792 – 1871) di Senigallia. L’architetto suddivide la cavea in quattro ordini di ventitré palchi ciascuno più il loggione e pone nella parte di fondo del palcoscenico (m. 24,40 X 24,20) tre grandi porte. Le scene vengono dipinte da Pietro Venier, il sipario da Antonio Pio e il secondino da Romolo Liverani. Le pareti della platea sono decorate con stucco lucido, mentre le pitture del soffitto sono di Francesco Migliari. La facciata è ornata da bassorilievi – fra i quali degni di nota quelli presenti nel timpano triangolare raffiguranti il fiume Savio e il Rubicone col motto “Alea iacta est” di Gaetano Bernasconi. Pubblicato l’avviso d’asta nel gennaio 1843, per dare inizio alla costruzione del nuovo teatro, viene atterrato il palazzo Alidosi - Spada. Il 15 agosto 1846 il teatro è solennemente inaugurato con opere di Donizzetti e Verdi
  • LOCALIZZAZIONE Cesena (FC) - Emilia-Romagna , ITALIA
  • INDIRIZZO Piazza Mario Guidazzi, 8, Cesena (FC)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Architettura
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800161821
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Ravenna Ferrara Forli'-Cesena e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1988
    1991
    2018
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA scheda storica (1)
    scheda storica (2)
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA estratto di mappa catastale (1)
    estratto di mappa catastale (2)
    estratto di mappa catastale (3)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE