Pieve S. Maria

Parrocchia Della Natività Di Maria In Ronta, 942/00/00 post -

La pieve è posta su un terreno pianeggiante. L’antica pieve si presenta oggi con una facciata settecentesca. I fianchi esterni della navata maggiore sono decorati da archetti pensili abbinati con otto finestre diaframmate, strette e lunghe; quelli delle navatelle minori sono movimentati da lesene: il fianco meridionale, l’unico antico, aveva una porta secondaria, poco discosta dalla facciata, ora murata. Nella parete di fondo di una delle navi minori si vede ancora una finestrella originale a doppia strombatura diaframmata al centro. Tre finestre si aprono nell’abside a sette lati, con cornice genuina, che all’interno è semicircolare – come tutto il presbiterio – sopraelevata rispetto al pavimento della Chiesa, inferiore a sua volta di due gradini rispetto all’esterno piano di campagna. La Chiesa è a tre navate, divise da una serie di otto archi poggianti su pilastri, il primo dei quali, a sinistra di chi entra, è messo a nudo fino alla base, poggiante sull’antico pavimento di circa due metri più basso dell’attuale. Il soffitto presenta capriate lignee. Accanto alla Chiesa, dalla parte Sud vi è il campanile, la cui parte superiore è stata fatta ricostruire recentemente dal parroco

  • OGGETTO pieve
  • AMBITO CULTURALE Ambito Medio-tardo Bizantino (poche Tracce) Ambito Ottocentesco
  • NOTIZIE Si trova citato il nome di questa Chiesa in documenti conservati presso l’Archivio delle Monache di S. Andrea a Ravenna: uno risale all’anno 942, il secondo al 1017. Si sa che la pieve passò poi alla “Bazia” di S. Giovanni Evangelista di Ravenna. Gli ultimi restauri hanno rilevato caratteristiche abbastanza singolari: la sistemazione odierna, ad esempio, è frutto di un terzo periodo, abbastanza recente, e gli archi appaiono rialzati due volte. In origine i pilastri erano con doppia appendice sovrapposta (rettangolare e triangolare) nei lati lunghi, lobati o curvilinei nei lati corti. In un primo alzamento antico la rostratura venne scalpellata, la parte curvilinea restò del tutto interrata ed il nuovo pilastro apparve semplicemente ad appendice rettangolare da ambo i lati, cioè cruciforme. Gli ultimi due archi verso EST, da ciascuna parte, furono retti da colonne marmoree: questo potrebbe spiegarsi con la costruzione di una cripta, che suo luogo assicurano esservi stata. I mattoni sempre di reimpiego, la calce sempre frammista a ghiaia fanno sorgere dubbi sulla datazione della parte superiore dei fianchi e sui muri dell’abside, per quanto resta di non rifatto. Probabilmente il primo alzamento del pavimento si è ottenuto costruendo nuovi archi nel muro preesistente (scalpellando l’appendice rostrata), ma non si può escludere in modo assoluto un rifacimento, che nelle navatelle è quasi sicuro
  • LOCALIZZAZIONE Cesena (FC) - Emilia-Romagna , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Chiesa di Ronta, 40, Cesena (FC)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Architettura
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800161879
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Ravenna Ferrara Forli'-Cesena e Rimini
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1988
    2019
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA scheda storica (1)
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA estratto di mappa catastale (1)
    estratto di mappa catastale (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE