Casa in Via Dandini 9 e Vicolo del Parto

Cesena, post XVII - post XVII

Presumibilmente in origine era costituito dalla casa con cortile annesso. Successivamente è sorto il fabbricato in Via Strinati con botteghe al p. terreno. L’ingresso (civ. 49) è posto nel cortile attuale, ed è voltato a tutto sesto. Tale edificio come tipologia ed elementi architettonici e decorativi può essere collegato al sec. XVII. E’ presumibile che presentasse un giardino frontistante Via Strinati, dove ora è posto un edificio a due livelli con botteghe. L’unico accesso all’edificio è posto all’interno del cortile accessibile dal portone posto in Via Strinati n. 16. L’anomalia di tale prospetto d’ingresso consiste nella scarsità di bucature. L’androne presenta un soffitto con travature lignee; da tale spazio si accede a vani di servizio uso cantina, laboratorio e al vano scala con scalini e balaustra marmorea e loggia al primo livello, ora tamponata. Tale scalinata conduce in un ampio spazio voltato a botte con unghie e cornicione. In un lato è presente una scaletta in legno che in origine sembra portasse ad una cappella privata (informazione di un usufruttuario, Giorgerri Bruno, che lavora qui da 40 anni). Vi è un ulteriore scala, posta in prosecuzione dello scalone, ma di recente inserimento. Su tale spazio ampio si aprono alcune porte d’accesso di abitazioni private. All’interno di queste ultime non è stato trovato alcun elemento di particolare interesse, in quanto sono state rinnovate e modificate. Solo in un laboratorio di falegnameria è ancora visibile la struttura lignea del soffitto. Da questo livello si può accedere al livello superiore seguendo la scala in prosecuzione dello scalone. Nell’appartamento posto a questo piano sono visibili all’interno tracce di loggia tamponata, posta in corrispondenza di quella sottostante, balaustra marmorea e colonna con capitelli marmorei inseriti nel muro perimetrale che si affaccia su Vicolo del Parto

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