L‘edificio aveva un grande ingresso su via Resuttano e si sviluppa attorno ad una grande corte centrale. Il palazzo si compone di una porzione più antica ( tardo cinquecentesca prospiciente la piazzetta Resuttano, ed una più recente (seicento - settecentesca ) che andava dalla piazzetta Resuttano alla via arco di Resuttano. La prima parte è classificata nel P.P.E. " palazzo in ripristino", la seconda è quella non toccata dalle distruzioni belliche che nel P.P.E. è classificata " palazzo in restauro". Nella via Resuttana, i resti di due volte a crociera create a sostegno di uno spazio terrazzato che si estendeva per la larghezza della via sino all‘opposto palazzo Bissana, divide attualmente la vecchia fabbrica dalla recente ricostruzione. Nella porzione del palazzo prospiciente la piazzetta Resuttano si riscontrano a piano terreno, spessori di muri che arrivano anche a mt.1,00 che la fanno ritenere quella dell‘impianto originario del palazzo. In corrispondenza del prospetto di piazzetta Resuttana, tra il piano terra e primo è ancora oggi integro un solaio ligneo poggiante su mensoloni scolpiti, attribuibili allo stesso periodo. Le volte risultano incannucciato ed in gran parte pericolanti. La porzione a sinistra dell‘atrio principale è composta da tre grandi ambienti di cui due voltati ed una decorata anche se in gran parte distrutta e pericolante. Dal piano terreno partono tre rampe di scale, la prima ubicata nel cortile serve praticamente la maggior parte del piano nobile. Durante il secondo conflitto mondiale, fu sottoposto ai bombardamenti anglo-americani che distrussero totalmente la porzione prospiciente la via arco di Resuttano, ove era ubicato lo scalone del palazzo settecentesco, tale porzione fu ricostruita agli inizi degli anni cinquanta dall‘ufficio del Genio Civile di Palermo in c.a