Storia di vita di Cosimo Battocchio. Maestro di muretti a secco

XXI

Cosimo Battocchio racconta un frammento della propria storia di vita, facendo in particolare riferimento al suo lavoro come maestro costruttore di muretti a secco. Ecco le sue parole: «Comincio da quando sono nato. Sono nato il 26.1.’41 vicino a [Largo] Santa Lucia dove c’è [il negozio del] la pasta fresca adesso e naturalmente da quando sono nato ho avuto sempre a che fare con la campagna, anche se mio padre faceva da cavamonte però allora non c’era la vita attuale praticamente e si faceva sia la campagna che il lavoro. Poi mio padre nel ’50 ebbe l’opportunità di avere a che fare con uno che aveva parecchia proprietà e incominciarono le prime bonifiche in cui mio padre faceva sia le cisterne o i pozzi (allora non c’erano i pozzi artesiani attuali) e i muri di recinto. Portando la pietra ai muratori, io guardavo sia come preparavano la pietra sia come la mettevano e man mano naturalmente abbiamo incominciato… Poi invece all’età di 19 anni ho detto “ci proviamo” e il primo muretto che ho fatto è a fianco all’ [hotel] “Vascello” alla Serra, c’è una piccola villetta, c’è il muro esterno e poi la pavimentazione e di là ho continuato. Anche se mio padre aveva l’impresa di strade nel paese e dintorni, più facevamo cisterne, ecc., però io la passione mia erano sti muretti, e quindi cercavo sempre di staccarmi e ho diverse testimonianze. Per fare alcuni esempi, la ville di Santacroce giù al Porto oppure c’è la villa Minerva, la villa Tommaso Quaranta, non so se avete avuto modo di conoscerla sempre a Tricase Porto. Il mio lavoro è stato quasi sempre a Tricase Porto. Alla Marina Serra scendendo, subito la seconda curva alla sinistra, quella casa è tutta mia, tutta fatta in pietra: muretti, scale,… Poi ho fatto la villa di Esposito, dottore Esposito, che sta dopo u Lavaturu, in fondo sulla destra. E poi altri lavori. Per fare un altro esempio, di fronte all’ “Isola”, proprio di fronte, erano di Depressa, abitano ancora, è tutto opera mia. E poi ce ne sono diverse…»

  • OGGETTO storia di vita di cosimo battocchio. maestro di muretti a secco
  • CLASSIFICAZIONE LETTERATURA ORALE NON FORMALIZZATA
  • LOCALIZZAZIONE Tricase (LE)
  • INDIRIZZO Piazza Antonio Dell'Abate, Tricase (LE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I costruttori di muri a secco sono certo i discendenti dei Neoliti e dei Messapi, che costruirono le Specchie-sepolcri per i loro morti, le mura megalitiche a difesa delle loro città. L’arte del #paritaru# conta l’acquisizione di una tecnica appropriata, una utensileria specifica e del materiale d’impiego pecuiliare. (BIBR: PONZI, 1981, p.23) #Truddhari# e #paritari# ripetono un rito esistito da sempre. Una maestranza specializzata che riusciva ad innalzare edifici maestosi con sorprendente perizia tecnica. Gente modesta che ha avuto il privilegio di appropriarsi di una tecnica costruttiva che ha radici remote e che ha permesso, anche alle ultime generazioni di contadini, di disporre di un rifugio precario ma sempre rispondente alle più immediate necessità. (BIBR: COSTANTINI, 2017, p.66, 67)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
  • AUTORE DELLA FOTOGRAFIA Ricchiuto, Ornella
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 16-ICCD_MODI_4197114311861
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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