altare maggiore, opera isolata di Solari Pietro (primo quarto sec. XVIII)

altare maggiore,
Solari Pietro (notizie Prima Metà Sec. Xviii)
notizie prima metà sec. XVIII

Mensa a forma di parallelepipedo e dossale a gradini leggermente convessi. Questi sono decorati con motivi policromi in stucco di cartigli geometrizzanti alternati a volute stilizzate. La mensa è arricchita di cinque pannelli policromi, due laterali e tre nel paliotto. I primi hanno una decorazione perimetrale mistilinea policroma, racchiudente un rettangolo contenente un ovale composto di disegni a voluta, con al centro un pappagallo tra rami di ciliegio. Quelli frontali riprendono nel perimetro gli stessi motivi dei precedenti, ma si differenziano nel riquadro centrale. I due laterali sono a volute affrontate con fiori e grappoli d'uva, quello centrale reca invece una composizione di rami fioriti disposti attorno a un disegno a cartiglio, racchiudente la rappresentazione di San Giovanni Battista

  • OGGETTO altare maggiore
  • MATERIA E TECNICA stucco/ modellatura/ pittura
  • ATTRIBUZIONI Solari Pietro (notizie Prima Metà Sec. Xviii)
  • LOCALIZZAZIONE Cerrione (BI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La costruzione dell'altare, in sostituzione del precedente ligneo cui i parrocchiani erano affezionati, fu contrassegnata da ostilità e atti di vandalismo, determinati anche da tensioni esistenti tra i membri della famiglia Avogadro, come riferisce un'ampia documentazione dell'archivio parrocchiale. Fino dal 1723 il conte Agostino Avogadro, priore di San Giovanni Battista, aveva acquistato da Pietro Solari due paliotti, uno per l'altare del Rosario e l'altro per l'altare maggiore "alla romana"; solo nel 1726, a iniziare dal 29 luglio, data in cui, con decreto del vicario generale, si poneva fine alle controversie, ingiungendo di procedere alla costruzione di un nuovo altare, si può ritenere che i lavori abbiano avuto inizio (LEBOLE D., Storia della chiesa biellese. Le pievi di Vittimulo e Puliaco, Biella 1979, pp. 519-521). La differenza riscontrabile nei disegni interni al rettangolo centrale dei due pannelli laterali con quelli del paliotto possono far presumere il loro reimpiego dall'altra opera di Solari, l'altare del Rosario, demolita poco dopo il 1808. I documenti nominano Pietro Solari di Palazzuolo (Palazzolo Monferrato), luogo dove forse esercitava la propria attività. I Solari erano comunque originari del comasco o del luganese; attivi a più riprese nel biellese sono autori di numerosi altari: l'altare maggiore e l'altare del Rosario a Dorzano, l'altare e l'ancona nell'oratorio di San Rocco a Cavaglià, l'altare del Rosario a Cavaglià (ora distrutto) e l'altare maggiore di Roppolo Castello. Schedatura precedente: Novelli S., 10/6/1971
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100022045
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI Paliotto, pannello centrale, fascia inferiore - Pietro Solari, Comascho, di Val Dintelvi, Verna fecce, Ano 1723 -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Solari Pietro (notizie Prima Metà Sec. Xviii)

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'