San Paolo

rilievo ca 1240 - ca 1260
Antelami Benedetto (maniera)
1150 ca./ 1230 ca

Il Santo è raffigurato entro una nicchia limitata da due colonnine che vanno a reggere l'arco contenente una scritta. Il santo è frontale, avvolto in un mantello e con in mano un libro. Sul capo è l'aureola

  • OGGETTO rilievo
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco/ scultura/ incisione
  • ATTRIBUZIONI Antelami Benedetto (maniera)
  • LOCALIZZAZIONE Novara (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il bassorilievo è probabilmente da identificare con quello segnalato da Frasconi come frammento di un fregio su cui stavano scolpiti tutti gli apostoli, situato in origine nella parete est della Chiesa di S. Gaudenzio di Novara "presso la scaletta per cui si accede alla Chiesa medesima" (Novara, Archivio della Cattedrale, C. F. FRASCONI, Raccolte di patrii monumednti, V. IX, s.d., XXI). Non si conosce la data del manoscritto del Frasconi che, in ogni modo, non deve discostarsi molto dal 1828-1829, anni neio quali vengono compilati la maggior parte dei suoi manoscritti. Nel momento in cui il canonico faceva la suddetta comunicazione, il bassorilievo non si trovava nella posizine attuale, dato che il Frasconi dice di ignorare dove si trovi. L'oper è citata dal Bianchini (F. A. BIANCHINI, Le cose rimarchevoli della città di Novara, Novara 1828, p. 116) che ricorda all'esterno di S. Gaudenzio "un S. Paolo scultiura di bassi tempi", da identificare con quello in esame. Morandi (G. B. MORANDI, Intorno all'antico e nuovo tempio di S. Gaudenzio, in "Bollettino storico per la provincia di Novara", 1911, p. 103) lo menziona riportando un inventario della Basilca di S. Gaudenzio fuori le mura, redatto nel 1553, all'atto della distruzine della chiesa stessa. Portato nel museo della Canonica della Cattedrale negli anni compresi fra il 1872 e il 1876 in occasione del suo riordinamento, insieme con altri restoi romani di S. Gaudenzio, è citato fra gli oggetti del museo lapidario da Scarzello (O. SCARZELLO, Il museo lapidario della Canonica di Novara, Novara 1931, pp. 38-39) che ne fornisce la ricostruzione della vicenda storica e lo colloca culturalmente fra il XIII e il XIV secolo. Baroni (C. BARONI, L'arte in Novara e nel novarese, in "Novara e il suo territorio", Novara 1952, p. 551) lo vede ancora nel museo lapidario della Canonica e lo cita quale frammento della Basiolica romanica di S. Gaudenzio, senza tuttavia fornire altre indicazioni. Attualmente è situato nel presbiterio del Duomo, in prossimità dell'Altare maggiore e qui giace da una decina di anni. Stilisticamente il rilievo denota parentela con l'arte antelamica, fatto per altro per nulla strano visto che l'Antelami lavora nella vicina Vercelli. I legami con questo maestro si leggono in particolare nel grafismo dei capelli e della veste, con riferimenti di tipo provenzale nell'espressine del viso e nella rispresa dell'aspetto più romanico del maestro. Pertanto su queste basi il rilievo può essere collocato intorno alla metà del XIII secolo (G. DE FRANCOVICH, Benedetto Antelami, Milano 1952)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100024066
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI sul recto, in alto, sull'arco - S/ PAVLVS/ S - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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