Ritratto di Emanuele Filiberto di Savoia

dipinto, post 1610 - ante 1650

Il personaggio è rappresentato a mezzo busto, con taglio poco al di sotto del punto vita. Il corpo e il viso sono ruotati di tre quarti. Lo sguardo è rivolto verso sinistra. Porta i capelli corti, il volto, imberbe, è profilato da una gorgiera bordata di pizzo. Indossa un petto di corazza ornato da due fasce cesellate in corrispondenza del centro del busto e spallacci profilato da dorature. Le braccia lasciano vedere le maniche del farsetto a righe orizzontali e i polsini della camicia bordati di pizzo. Un braccio, arricchito da coccarda è piegato, mostrando il dorso della mano dove si vedono due anelli all’anulare e al mignolo. L’altra mano trattiene un elmo ornato da piume, poggiante sul piano di un tavolo. Il petto è attraversato da una catena dalla quale pende una croce di Malta. Al punto vita si intravede una cintura che trattiene il fodero di una spada di cui si mostra solo parzialmente l’elsa e l’impugnatura. Fondo bruno unito. La tela è posta entro una cornice di formato e luce rettangolare, in legno intagliato e dorato. Tipologia a gola. Battuta liscia. Fascia modanata

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 76.5 cm
    Larghezza: 61 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Considerando quanto presente su un’etichetta incollata posteriormente alla tela che riporta il nome di Filiberto e l’iscrizione apposta anteriormente, solo parzialmente leggibile, nella quale spicca oltre all’indicazione che si tratti di un principe di Savoia, confermata dalla presenza dello stemma e dai colori araldici del rosso e del bianco usati per le piume dell’elmo, è possibile ipotizzare che la tela rappresenti il principe Emanuele Filiberto di Savoia (Torino, 1588-Palermo, 1624), terzo figlio del duca Carlo Emanuele I e di Caterina Micaela d’Asburgo. Egli infatti entrò a 12 nell’ordine dei cavalieri di Malta in cui divenne priore di Castiglia e León, titolo a cui, appunto allude l’iscrizione. Sorprende l’assenza dei baffi e della barba, ma l’apparenza del viso potrebbe anche ricondursi a una ridipintura, oppure alludere al personaggio in età giovanile. L’allusione alla onorificenza dell’ordine dinastico della SS.ma Annunziata, appare giustapposto. Legato alla corte asburgica spagnola, dove intraprese una brillante carriera militare, venne nominato nel 1622 da Filippo IV viceré di Sicilia. Morì a Palermo nel 1624. Il dipinto, da un punto di vista formale, può collocarsi nella prima metà del Seicento, seppure non si possano escludere interventi di epoca successiva, magari settecenteschi. Il numero di inventario indicato sul retro della tela non corrisponde nella descrizione inventariale al soggetto effigiato. La tela è allestita all’interno di una ampia serie iconografica sabauda che include principalmente opere risalenti al XVII secolo, benché esse rappresentino esponenti del casato a partire dall’età medievale. La maggior parte dei dipinti pervennero in questa sede a seguito del dono del castello di Racconigi al principe di Piemonte Umberto di Savoia da parte di suo padre, Vittorio Emanuele III, nel 1929. Il primo volle collocare in questa residenza, analogamente a quanto dispose per i suoi appartamenti in Palazzo Reale a Torino, le sue raccolte di iconografia sabauda e dinastica, con attenzione anche alle famiglie regnanti che, nei secoli, avevano stretto alleanza con Casa Savoia. Queste opere, collezionate a partire almeno dal 1919, pervennero a Racconigi per selezione dall’arredo di altre residenze sabaude dei territori ereditari o acquisite dopo l’unità d’Italia, oppure furono donate o ancora acquistate sul mercato antiquario, o da famiglie dell’aristocrazia piemontese e del territorio nazionale. L’allestimento della Galleria cosiddetta dei ritratti, collocata nel padiglione di levante con prosecuzione nell’attigua galleria dei cardinali, è attestato nell’inventario stilato da Noemi Gabrielli all’inizio del sesto decennio del Novecento
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399609
  • NUMERO D'INVENTARIO R 5554
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, tela, in basso, a destra - R 5554 (giallo) - capitale -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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