(in origine) S.ta Felicita e i Santi Sette Fratelli Martiri. Santa Felicita
dipinto
ca 1724 - ca 1726
Personaggi: Santa Felicita; Sette frattelli martiri. Figure: carnefice; angeli. Attributi: (Santa FElicita) donna inginocchiata con veste; velo e manto; sulla testa è la mano del carnefice; (carnefice) in piedi alla sua sinistra a torso nudo calzoni alle ginocchia che impugna la spada nel fodero; (Sette fratelli martiri) sette ragazzi santi con corone in mano e palme. Paesaggi: sullo colline e montagne. Oggetti: colomba dello spirito santo. Fenomeni naturali: nuvole
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
- AMBITO CULTURALE Ambito Mantovano
- LOCALIZZAZIONE Mantova (MN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela raffigurante "Santa Felicita e i Santi Sette Fratelli Martiri, suoi figli" era pala d'altare della quarta cappella, a sinistra, all'interno dela Cattedrale sino al 1991 quando, al suo posto, è stato collocato il dipinto dell'artista mantovano Alessandro Dal Prato raffigurante "San Pio X" e la cappella fu dedicata al Santo, già vescovo di Mantova, in occasione della visita del Papa Giovanni Paolo II, a Mantova. Era pala d'altare dal 1724, quando il vescovo Antonio Guidi di Bagno fece dono al canonico Ludovico Montanari dell'altare e della cappella di San Leonardo, già di giuspatronato del fu Bonaventura Cherubini, e poi rinunziata alla sagrestia. Da una carta allegata all'atto notarile, firmata dal canonico Antonio Todeschini, si apprende che la famiglia Cherubini aveva mantenuto giuspatronato della sepoltura per decreto del vescovo Arrigoni e gli eredi avevano portato via il quadro di San Bonaventura, sopra l'altare e "appiedi dell'icona del predetto S. Lionardo". Con la donazione del 1724, al canonico Montanari viene concesso di togliere la vecchia icona di San Leonardo (che rimarrà a disposizione della sagrestia) e di erigere "aliam novam iconam sub titulo S.tae Felicitatis et Dictorum Sanctorum Septem Fratrum Martyrum" e di apporre all'altare la nuova tela, come titolare del canonicato e prebenda dei Santi Sette Fratelli Martiri. Al donatario viene imposto l'obbligo di porre una lapide marmorea con iscrizione trascritta nell'atto notarile; la lapide c'è ancora all'ingresso della cappella, a destra. Il ricordo di questa donazione e il riferimento al quadro di S.ta Felicita ritorna, per varie questioni, nel 1864, quando si progetta il restauro della cappella (ASDMN, capitolo della Cattedrale, Arredi e Addobbi). Dalle carte emerge così un po' di storia del quadro in esame, voluto quindi dal canonico Montanari come pala d'altare della cappella che con lui, per donazione e concessione del vescovo, non sarà più cappella di San Leonardo, ma cappella di S.ta Felicita. Purtroppo non è ancora stato individuato l'autore del dipinto, un pittore comunque che guarda ancora al '600, conosce la pittura emiliana, e ne subisce l'influsso, ed è ancorato ad un certo classicismo. Soprattutto il volto della santa che sta per subire il martirio ha un riferimento nella pittura emiliana, mentre il paesaggio aperto e profondo denota un gusto romantico che proviene dalla concezione paesistica classica di Claude Lorrain. Un particolare risalto è conferito alla figura del carnefice che si volge dando le spalle all'osservatore, ha la spalla sinistra sollevata e il braccio sollevato pre tenere con la mano la testa dellla santa quasi a suggerire l'idea del movimento in atto. Ma la muscolatura, abbastanza accennata, risulta più un effetto di superficie che non una resa dell'organicità di un movimento. La stessa osservazione è per le figure dei sette fratelli che, con fare declamatorio, attendono l'evento e si collegano, concettualmente, al gesto dimostrativo della mano di Santa Felicita che dice di quanto sta per avvenire. La tela è abbastanza luminosa, di una luce che scorre sulle figure ma senza penetrarle; abbastanza variata la gamma cromatica, dai rossi e dai verdi di una certa accensione, al giallo, al viola e all'azzurro che, fra l'altro, permea tutta l'atmosfera
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300145699
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
- DATA DI COMPILAZIONE 2001
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0