Madonna con Bambino, San Giovanni Evangelista e un devoto
dipinto,
ca 1330 - ca 1340
Affresco strappato e montato su pannello proveniente dall'antico battistero urbano, costruito in epoca imprecisata ma medievale. Il margine destro dell’affresco pare rifilato, poiché s’intravede il panneggio di un altro santo
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a fresco
- AMBITO CULTURALE Ambito Emiliano-lombardo
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Ducale
- INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L’affresco proviene dall’area dell’antico battistero urbano, costruito in epoca imprecisata ma medievale e adiacente alla chiesa di Santa Speciosa o San Paolo, che si ritiene sia stata cattedrale di Mantova prima della edificazione, in epoca romanica, della chiesa di San Pietro. Si riteneva, prima che la provenienza dell’affresco fosse precisata (L’Occaso 2005, p. 254), che questo fosse giunto in Palazzo Ducale assieme a numerosi altri affreschi strappati in occasione dello sventramento del quartiere Bellalancia (Bazzotti 1993, p. 270), poiché così l’opera è inventariata presso la Soprintendenza, nel 1993. Lo strappo è invece stato musealizzato assieme all'affresco descritto nella scheda n. 0300151948 e in occasione della sciagurata demolizione dell’area del battistero, avvenuta nel 1958; depositato inizialmente presso la Soprintendenza Archeologica di Mantova, viene consegnato al Palazzo Ducale nel 1978 (L’Occaso 2005, pp. 254-255 nota 139). Le funzioni battesimali passano alla fine del XIV secolo in San Pietro, dove viene costruita dai fratelli Dalle Masegne una cappella adoperata come battistero e dedicata anche a Santa Maria Capodibove; sembra d’altronde che l’attuale battistero non abbia assunto tale funzione prima della ricostruzione del duomo avvenuta alla metà del XVI secolo. Il nostro affresco è giudicato da Bazzotti (1993, p. 270) di artista lombardo della fine del Trecento; io ho invece inizialmente optato per una datazione più tarda e per un riferimento stilistico verso il veronese Giovanni Badile (L’Occaso 2002, p. 103; L’Occaso 2005, p. 254), mentre la Gennari (2005, p. 113; 2007, p. 128) – continuando a ritenerlo proveniente da contrada Bellalancia – ha datato implicitamente l’affresco agli inizi del Trecento, accostandolo all’Annunciazione dipinta in fondo alla parete sinistra della pieve di Cavriana. Anche se la datazione proposta dalla Gennari è la più corretta tra quelle sinora avanzate, ritengo tuttavia che non esista alcuna affinità tra il nostro affresco e l’Annunciazione di Cavriana, opera più arcaica e di diversa estrazione culturale, avvicinabile al Maestro di Gherardo Bianchi (Spanio 1997, p. 406; L’Occaso 2004, p. 46). È possibile che l’antico battistero sia stato quasi abbandonato dopo il trasferimento delle sue funzioni in San Pietro ed è quindi improbabile che vi possano essere state eseguite decorazioni oltre lo scadere del XIV secolo. Luciano Bellosi suggerisce (com. or.) di datare l’opera tra gli anni Trenta e la metà del Trecento, una cronologia che qui accolgo, propendendo verso il quarto decennio. Andrea De Marchi (com. or.) vi nota collegamenti con l’area emiliana e in particolare con la cultura vitalesca
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300151953
- NUMERO D'INVENTARIO St. 104188
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
- DATA DI COMPILAZIONE 2010
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2009
2013
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0