ostensorio - ambito veneto (XIX-XX)

ostensorio post 1875 - ante 1950

L’ostensorio presenta, apparentemente, la tradizionale e settecentesca forma a soleil, con la grande raggiera che si sviluppa intorno alla teca destinata a contenere l’ostia. Tuttavia, considerando con maggiore attenzione l'oggetto, vi si ravvisano i caratteri di quelle forme eclettiche di arte sacra che, mescolando elementi formali di diverse epoche, creano un pastiche dove c'è di tutto un po': così, ad esempio, il piede è sproporzionato, con la falda eccessivamente verticalizzata; la decorazione lungo il bordo è di gusto ottocentesco e le testine di angioletto, ‘botuliniche’ hanno perduto ogni grazia settecentesca. L’elemento decorativo che media il passaggio dal fusto alla teca, con le spighe e i grappoli è analogamente posteriore al Settecento, e a evidenza la raggiera è moderna. L’occhio trinitario alla sommità, certamente moderno, sembra concepito per il giro di nubi argentate che circonda la teca. Anche l’inserimento delle pietre, o, con maggior probabilità, paste vitree colorate, non rientra nei canoni formali dei reliquiari veneti del XVIII secolo

  • OGGETTO ostensorio
  • MATERIA E TECNICA ARGENTO
  • AMBITO CULTURALE Ambito Veneto
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa Santa Maria ad Nives
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il riferimento diretto è alle forme del Settecento veneziano, in cui fanno da protagoniste le felici realizzazioni di Angelo Scarabello (Este 1712 - Padova 1795). Affine a questo esemplare è il reliquiario del duomo di Santa Tecla a Este (metà XVIII secolo), di autore non identificato, che presenta un analogo fusto caratterizzato da un nodo ansato. Tuttavia, a maggiore analisi, si ravvisano le tipiche forme eclettiche di arte sacra dove, mescolando elementi formali di diverse epoche, si crea un pastiche, sistema che ha caratterizzato larga parte della produzione tardo ottocentesca e novecentesca; si potrebbe pensare ad un riutilizzo parziale di pezzi antichi rimontati nel Novecento, tuttavia sembra trattarsi piuttosto di un manufatto di produzione ‘industriale’ da spingere in avanti nel tempo. Probabilmente fu un oggetto che incontrò il favore della clientela, e venne ripetuto in altri esemplari, variando di poco le caratteristiche: così è ad esempio l’ostensorio oggi esposto nella sacrestia della chiesa di San Marziale di Venezia (Giovanna Baldissin Molli, in La Salute e la Fede, 2014)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico non territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500690534
  • NUMERO D'INVENTARIO 839248
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Padova, Treviso e Belluno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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