Trenta storie della Bibbia. Trenta storie della Bibbia
Dipinto raffigurante in trenta riquadri episodi dell'Antico e del Nuovo Testamento, e dei Vangeli apocrifi (Protovangelo di Giacomo; Pseudo Matteo; di Nicodemo e di Bartolomeo), con circa 250 figure. Sono distribuiti in numero di sei su cinque registri e sono delimitati da riquadrature. Questi i soggetti: "Creazione del mondo", "Creazione di Adamo e di Eva", "Peccato originale", "Presentazione di Maria al tempio", "Maria che prega tra le compagne che filano", "Nascita di Gesù", "Adorazione dei Magi", "Presentazione di Gesù al tempio", "Fuga in Egitto", "Strage degli innocenti", "Gesù disputa nel tempio", "Battesimo di Gesù", "Ultima cena", "Lavanda dei piedi", "Orazione nell'orto", "Bacio di Giuda", Gesù davanti a Caifa", "Flagellazione davanti a Pilato", "Cristo mostrato al popolo", "Gesù condannato da Pilato", "Andata al Calvario", "Deposizione dalla croce", "Cristo risorto", "Discesa al Limbo", "Apparizione alla Maddalena", "Ascensione", "Pentecoste", "Morte e ascesa della Vergine", "Incoronazione della Vergine", "Giudizio finale"
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tavola/ pittura a olio
tavola/ pittura a tempera
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ATTRIBUZIONI
Turone Di Maxio Da Camnago (cerchia)
- LOCALIZZAZIONE Museo di Castelvecchio
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tavola proviene dal monastero benedettino femminile di Santa Caterina d'Alessandria, o di Santa Caterina alla Ruota, di antica fondazione, in origine presso San Pancrazio e poi trasferito alla contrada di San Silvestro, per finire soppresso nel 1810. La pala d'altare, priva di cornice, entrò nelle collezioni civiche fin dalla loro costituzione, nel 1812. Vi è dipinta entro trenta piccoli riquadri la storia della redenzione umana attraverso i suoi momenti salienti, volta all'istruzione del popolo per incentivare la devozione religiosa. La tavola si riferisce ai grandi cicli pittorici che decoravano le chiese, ma anche alle miniature di codici miniati utilizzati per lo studio e la meditazione delle monache: un'attenta lettura storico-iconografica conferma la provenienza "ab antiquo" da Santa Caterina, monastero benedettino che ospitò una comunità femminile nel XIV secolo, chiarendo alcune scelte iconografiche insolite che sembrano ispirate da una rilettura consapevolmente femminile della storia della salvezza (Cutino, Piccoli 2021). Dopo le prime attribuzioni ad Altichiero (Ferrari 1850) e a Cimabue (Balladoro, Bernasconi 1865; Bernardini, 1902) si è circoscritto l'ambito di riferimento alla bottega di Turone. Possiamo accostare all'opera un ristretto numero di tavole, quali le due con le "Storie di Gioacchino e Anna, della Vergine e di Cristo" del Museé des Beaux-Arts di Bruxelles (invv. 2570, 2571) e il trittico nella parrocchiale di Arbizzano (Brenzoni 2010). I motivi floreali a monocromo nell'architettura delle scene di "Maria che prega con le compagne che filano" e dell'"Incoronazione della Vergine" sono ripresi dal trono della Trinità e dell'Incoronazione nel "Polittico della Trinità" di Castelvecchio (inv. 144-1B0355). Il ritrovamento degli affreschi nella cappella di Sant'Antonio, nella chiesa superiore di San Fermo Maggiore a Verona, permette di accostare la tavola all'ignoto frescante della "Resurrezione" sul lato sinistro della stessa cappella (Brenzoni 2004). Il restauro del 1999 ha evidenziato la tecnica esecutiva del dipinto. Ad un'impannatura si sovrappone uno strato preparatorio di gesso, colla animale e olio siccativo. Segue un secondo strato sottile d'imprimitura costituito da nero carbone e biacca in legante proteico. Le parti pittoriche sono sia a tempera sia a olio, e inoltre sono presenti lamine e polveri metalliche. Le riquadrature insistono su un fondo comune a tutta la tavola, consistente in una lamina d'oro applicata a guazzo su bolo rosso, e sono eseguite con una decorazione a punzone
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500715101
- NUMERO D'INVENTARIO 108
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
- ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
- ISCRIZIONI sulle cornicette -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0