Polittico della Trinità. Polittico della Trinità
polittico dipinto
1360 - 1360
Turone Di Maxio Da Camnago (notizie 1356/ 1387)
notizie 1356/ 1387
Politicco, a cinque scomparti, che presenta al centro la Trinità, i santi Pietro e Paolo a destra, Giovanni battista e Zeno a sinistra, un soprarco cuspidato con l'"Incoronazione della Vergine", quadrilobi e mezzi quadrilobi nella cornice, entro i quali sono raffigurati rispettivamente gli evangelisti alati e piccole figure di angeli, e due guglie laterali con le sante Caterina e Lucia. La cornice lignea a fogliami intagliata, è dipinta e dorata
- OGGETTO polittico dipinto
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MATERIA E TECNICA
tavola/ pittura a tempera
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ATTRIBUZIONI
Turone Di Maxio Da Camnago (notizie 1356/ 1387): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Museo di Castelvecchio
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Proveniente dal refettorio del monastero della Santissima Trinità (Dalla Rosa, 1803-1805), ma probabilmente in origine paliotto d'altare della chiesa (parte nel Trecento di un monastero vallombrosano), la tavola entrò nelle collezioni civiche nel 1812, in seguito alle soppressioni religiose del Regno d'Italia. Un'ipotesi sulla committenza del polittico, non verificabile su base documentaria, la riferisce all'abate Bartolomeo, che resse il monastero dal 1357 al 1359 e fu beneficiato da cospicui lasciti (Carrara 1974); avrebbe potuto sostituire il dossale lapideo dell'altare maggiore che scolpito dal "Maestro di Santa Anastasia, in frammenti, si conserva oggi murato nel giro absidale (cfr. Mellini 1971, pp. 26-27; Napione 2009, pp. 101-125; Piccoli 2010, p. 16). Il polittico oggi si presenta mutilo delle due piccole tavolette cuspidate con una "Annunciazione" che dovevano trovarsi sulla cornice superiore della tavola, pubblicate da Zeri (1957; cfr. anche Franco 2000, cat. 23) e ricondotte all'opera veronese, e che non sappiamo quando siano state tolte. La firma e la data (1360) apposte alla tavola sono di grande importanza nella storia della pittura trecentesca veronese, perchè forniscono l'unico esempio di unione tra il nome dell'autore, la data e l'opera (cfr. Brenzoni 2010): dai documenti d'archivio si ricavano molti nomi di artisti dei quali non conosciamo le opere (Fainelli 1910; Cenci 1966) e viceversa abbiamo moltissime opere delle quali ignoriamo l'autore e che cerchiamo di riunire in corpus omogenei sulla base dell'analisi stilistica. Il polittico si colloca poco dopo l'arrivo di Turone, proveniente dalla Lombardia, a Verona, dov'è documentato dal 1356 al 1387 e dove raccolse una fiorente bottega. I raffronti che si possono fare con l'opera evidenziano infatti la presenza, in quel momento, di più aiuti, di vario livello che gravitavano attorno al maestro: si possono citare due tavole conservate al Museo di Beaux-Arts di Bruxelles (1351), la tavola con "Trenta storie della Bibbia" del museo di Castelvecchio (inv. 108-1B0362) e le miniature che ornano i diciassette corali del capitolo della cattedrale veronese. Una riprova degli stretti legami tra pittura, scultura e miniatura nell'arte veronese del XIV secolo viene dal confronto tra i motivi decorativi della cornice lignea (eseguita probabilmente da un intagliatore locale: Piccoli 2010, p. 16), del trono della "Trinità" e dell'"Incoronazione" nel polittico con la decorazione della scena di "Maria al tempio con le compagne" e dell'"Incoronazione della Vergine" nelle "Trenta storie della Bibbia", con la cornice lapidea della "Crocifissione" sopra il portale centrale di San Fermo Maggiore e infine con le scene dell'"Eucarestia" nel corale MLII (c. 145r) e della "Messa" nel corale MLIX (c. 158v) (Brenzoni 2010). Il polittico esibisce un equilibrio perfetto nei continui richiami tra le diverse parti: "il pavimento a finto marmo rosso nel pannello centrale e nelle tavolette con l'"Annunciazione", le riprese cromatiche delle vesti e dei mantelli dei santi nei pannelli laterali, la fusione tra pittura e cornice. E' una continuità che riguarda anche la tensione esecutiva, quasi ovunque altissima" (Piccoli 2010, p. 18), anche in riferimento a ciò che in quegli stessi anni veniva commissionato come decorazione pittorica all'interno della chiesa della Santissima Trinità
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500715125
- NUMERO D'INVENTARIO 144
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
- ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
- ISCRIZIONI nel riquadro centrale - Hopvs Tvroni / MCCCLX -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0