porta - a due battenti, serie di Canzio Michele (attribuito) - ambito ligure (XIX)
Nove porte neo-classiche a pianta e incorniciatura marmoree, di cui sette ornate da vasi in legno e cartapesta meccata collocati al centro dell'architrave. Ogni porta presenta due battenti, laccati e con profilature dorate, suddivisi ciascuno in cinque specchiature rettangolari, ornate da cornici concentriche e disposte alternativamente in senso orizzontale e verticale. Su ciascuna delle pareti nord, est e ovest se ne aprono tre: le porte centrali delle pareti orientale e occidentale (prive di sovrapporta) collegano il salone alle principali scale di servizio, mentre quella a nord-est, un tempo aperta sulla cappella domestica, è attualmente murata, e la simmetrica a nord-ovest conduce a un ripostiglio. Le altre cinque porte danno accesso alle sale principali del secondo piano nobile
- OGGETTO porta a due battenti
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MATERIA E TECNICA
legno/ argentatura a mecca
marmo/ doratura
- AMBITO CULTURALE Ambito Ligure
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ATTRIBUZIONI
Canzio Michele (attribuito): disegnatore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
- INDIRIZZO Via Balbi 10, Genova (GE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La sera del 21 giugno 1842 risultavano già presenti le due consoles sulla parete settentrionale sia le nove porte a due battenti, di cui sei “vecchie” riparate dal falegname della Real Casa e tre di nuova realizzazione. Sia le consoles sia le porte sembrano derivare da un disegno di Canzio. Una nota datata 16 settembre 1842 attesta la fornitura e posa in opera, a cura di Bernardo Gaggini, dei “9 stipiti da porte grandi di marmo bianco statuario” destinati al gran Salone (ASCRm, Ministero della Real Casa, Cessate direzioni, busta 43, 1842) (Leoncini 2012). Nei primi anni Cinquanta dell’Ottocento vennero eseguiti ritocchi ai fondi degli stucchi realizzati da Varni e alle porte, introducendo la tonalità ocra dorata che ancora oggi li caratterizza e che richiama il contrasto dei fondi oro ideati da Michele Canzio per la volta. Il giallo applicato ai fondi delle porte e ai quattordici rilievi raffiguranti baccanti rappresenta dunque una scelta dell’epoca e non il ripristino di una colorazione preesistente (Leoncini 2001). Anche l’oro utilizzato per ornare gli stipiti marmorei fu introdotto in quell’occasione, con l’intento di evidenziare alcuni dettagli decorativi. Tra il 1993 e il 1996 gli stipiti furono sottoposti a un intervento di pulitura mediante soluzioni pulenti non aggressive che hanno permesso di ripristinare la lucentezza naturale del marmo, preservando al contempo la naturale protezione della patina antica (Leoncini 1997). Durante il restauro delle pareti del Salone da Ballo, eseguito tra il 2000 e il 2001, il laboratorio di Nerio Marchi si occupò del recupero delle nove porte neoclassiche, delle cornici marmoree con relative dorature e delle cinque porte-finestre con i rispettivi scuri, rimuovendo ridipinture e dorature sovrapposte agli strati originali nel corso degli anni. Contestualmente, furono esaminati e restaurati anche i vasi in legno e cartapesta meccata, parte integrante delle decorazioni delle soprapporta, già oggetto di un precedente intervento nel 1946 (Leoncini 2012)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700382222
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Reale di Genova
- ENTE SCHEDATORE Palazzo Reale di Genova
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0