Figura allegorica delle Virtù cardinali
placchetta di cofanetto,
Bottega Degli Embriachi (bottega)
1390 ca - 1430 ca
Lastrina di forma rettangolare allungata e pianta a sezione semicilindrica. Lo zoccolo di base è compreso tra due sottili modanature. Vi è rappresentata una figura maschile resa di profilo, che con la mano destra sostiene una clava appoggiata a terra, con la sinistra impugna uno scudo. Il personaggio indossa una tunica corta merlata Lo sfondo intagliato a giorno riproduce alberi stilizzati
- OGGETTO placchetta di cofanetto
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MATERIA E TECNICA
osso, intaglio
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ATTRIBUZIONI
Bottega Degli Embriachi (bottega): intagliatore
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Bottega Italia Settentrionale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Ravenna
- LOCALIZZAZIONE Monastero benedettino di San Vitale (ex)
- INDIRIZZO Via San Vitale, 17, Ravenna (RA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La placchetta proviene dalla decorazione di un cofanetto, insieme ad altre due lastrine, analoghe per dimensioni e stile, appartenenti alla stessa collezione del Museo Nazionale di Ravenna. ll fatto che queste lastrine con figure armate non abbiano la forma adatta per rivestire l'angolo e quindi facessero parte della decorazione delle facce, è abbastanza insolito. Infatti è alquanto costante la presenza di figure, in prevalenza femminili, armate di clava e di scudo, collocate agli angoli dei cofanetti. Si tratta probabilmente di raffigurazioni simboliche di Virtù, anch'esse una forma di semplificazione rispetto alle più complesse raffigurazioni allegoriche che compaiono sui coperchi dei più ricchi esemplari ottagonali. La placchetta in oggetto appartiene per stile, iconografia e tecnica esecutiva alla produzione di botteghe operanti nell'Italia settentrionale. La serie dei tre manufatti correlati rappresenta bene il primo momento di quel processo di semplificazione che interessò larga parte della produzione embriacesca, e che diede origine ad una grande quantità di prodotti sempre più schematici e meno curati. Caratteristica di questa produzione è l'abbandono dell'intento illustrativo; viene inoltre eliminato ogni minimo spunto narrativo limitandosi ad accostare, a puro scopo ornamentale, figure ormai così schematiche da apparire perfettamente uguali. La datazione di questo tipo di oggetti e la loro attribuzione è sempre stata problematica, a causa della presenza di molto materiale scadente, e di infinite piccole varianti iconografiche e stilistiche associate tra loro in maniera sempre diversa. Gli studi più recenti tendono a riportare questo genere di materiali, almeno la parte più coerente, all'attività stessa della bottega di Baldassarre, nell'ambito della quale rappresenterebbero una produzione minore e meno costosa, ma parallela a quella degli oggetti più complessi e raffinati (E. Merlini, "La 'Bottega degli Embriachi' e i cofanetti eburnei fra trecento e quattrocento: una proposta di classificazione", in "Arte Cristiana", n. 727 (1988), pp. 267-282). In ogni caso, la loro datazione non dovrebbe superare il primo decennio del secolo, che segna almeno l'esaurimento, se non l'effettiva fine, della bottega stessa. Ebbene, se gli esemplari più curati rispondono bene a questo tipo di attribuzione, l'attribuzione degli oggetti maggiormente ripetitivi e meno curati resta molto più problematica, anche perché non esiste alcuna certezza sulla presenza o meno di botteghe minori contemporanee a quella di Baldassarre. Nessun elemento determinante segna l'esaurirsi effettivo della produzione embriacesca e il passaggio ad ateliers che abbiano effettuato lavori di imitazione, e le poche varianti iconografiche e di costume, spesso compresenti nell'ambito dello stesso oggetto, non offrono appigli per una distinzione precisa. In ogni caso, si può affermare quasi con certezza che questa produzione non oltrepassi il primo quarto del secolo, perché non vi appare nessuna delle caratteristiche iconografiche e decorative che vengono introdotte dopo questa data. La placchetta appartiene a una fase di produzione ancora abbastanza accurata, trovando riscontri stilistici nei cofanetti esagonali come quello della collezione Reiner Winkler, del Museo del Bargello, di Klosterneuburg o del Museum of Art, Rhode Island School of Design di Providence. In definitiva si tratta di un gruppo di placchette abbastanza particolari, che potrebbe ancora rientrare nell'ambito della produzione più corrente della bottega e che comunque, per i suoi aspetti iconografici ancora di tipo tardogotico, non dovrebbe superare il primo quarto di secolo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800635536
- NUMERO D'INVENTARIO Museo Nazionale di Ravenna RCE 1044
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Nazionale di Ravenna
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 1981
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2016
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
scheda catalografica (1)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0