antifonario, elemento d'insieme di Giovanni di Piero di Vico (attribuito) (sec. XV)
Antifonario diurno e notturno dalla Domenica VI dopo Pentecoste fino all'Avvento. Legatura antica ma non originale, in assi di legno ricoperti di cuoio marrone, due lacci in cuoio, fornimenti in lamina di ferro. Carte: 316. Numerazione: araba, a penna e inchiostro nero nell'angolo superiore destro di ogni carta, non originale ma anteriore al XIX secolo, sul verso e sul recto; da p. 565 a 600 numerazione araba posteriore alla precedente ottocentesca, segnata solo sul recto. Scrittura: Libraria gothica rotunda, in inchiostro nero; 1 colonna in un sistema di sei tetragrammi rossi con neumi neri e sei linee di testo; rubriche e titoli in rosso; glosse in rosso e nero; segni paragrafali in azzurro. Il codice si compone di 29 fascicoli. Decorazione: il corale comprende numerosissime iniziali filigranate di un'unica dimensione (si trovano all'inizio di ogni antifona, responsorio, inno, invitatorio e lode). La decorazione miniata comprende quattro iniziali decorate a fogliami e 14 lettere istoriate
- OGGETTO antifonario
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MATERIA E TECNICA
CUOIO
LEGNO
pergamena/ inchiostro
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ATTRIBUZIONI
Giovanni Di Piero Di Vico (attribuito): scriptor
- LOCALIZZAZIONE Siena (SI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE E' il quarto volume dell'Antifonario, come informa l'explicit. Il corale nel 1810 venne sottratto al convento in seguito alle soppressioni napoleoniche e riconsegnato nel 1815. E' l'unico della raccolta che ha goduto di una certa notorietà dovuta soprattutto alla miniatura raffigurante "San Francesco che riceve le stimmate" per lo squisito valore decorativo. Come dichiara l'explicit la scrittura del codice venne completata nel 1464 da Fra Giovanni da Siena, dal Bertagna identificato con Giovanni di Piero di Vico, cui si deve, secondo le iscrizioni ivi contenute, anche la trascrizione dei codici 6 e 2 e a cui riferiamo per affinità grafiche anche gli Antifonari 10 e 9 e i tre Graduali. Il miniatore cui spetta l'intera illustrazione del codice è da considerare una personalità distinta da quelle che operano nei restanti codici tranne l'Antifonario 9 che gli si può ascrivere. Affinità stilistiche si possono comunque riscontrare con gli artisti che decorano gli altri tre Antifonari e che parzialmente intervengono anche nei Graduali con i quali l'anonimo artista, dalla sottoscritta denominato convenzionalmente "Quarto miniatore degli Antifonari", condivide la stretta dipendenza dalla cultura figurativa senese della metà del secolo, rappresentata da Giovanni di Paolo e dal suo epigono Pellegrino di Mariano, e soprattutto da Sano di Pietro. L'intrecciarsi di modelli e di stilemi figurativi comuni è ascrivibile all'operare all'interno di una stessa bottega miniatoria. Anche per quanto concerne la decorazione filigranata sembra riscontrabile una situazione analoga. Essa infatti appare dovuta ad una personalità distinta da quella che interviene negli altri Antifonari per l'originalità delle invenzioni, per l'accurata ed elegante esecuzione
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900185521
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto
- ISCRIZIONI nel verso del piatto anteriore - Corale n. 4 - corsivo -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0