decorazione a ricamo, ca 1906 - ca 1906

Studio per ricamo riconducibile a capo d'abbigliamento femminile, realizzato su leggerissimo chiffon di seta avorio (riscontrata cimosa: cm 0.7, armatura taffetas). In basso a destra, mazzetto con fiori di campo a cinque petali tridimensionali, in filato di seta nei colori verde (due tonalità) e marrone, su supporto in garza di seta apprettata (punti pittura, nodi, filza lungo diagonale); pistilli tridimensionali, in filato di cotone bianco con estremità rivestita da cera gialla. Sempre in basso a destra, soffione di tarassaco su supporto in chiffon di seta a doppio strato, realizzato in filo di seta (nei colori marrone scuro, verde oliva, beige) ed argento filato, con applicazione di perline vitree sfaccettate con film argentato all'interno, che fissano ciuffetti in seta avorio (punti nodi, lanciati, raggi). In alto a destra, mazzo di violette con petali tridimensionali (rinforzati in garza di seta apprettata), in filo di seta verde oliva, viola (due tonalità), rosa, argento filato e filo di cotone verde (punti pittura, filza lungo diagonale); parte centrale in cera modellata e dipinta. Al centro, mazzo con piante e fiori di campo: pianta di tarassaco con radici, fiore in boccio e soffione, fiore di sambuco, margherite, gladioli selvatici (si rimanda al campo OSS)

  • OGGETTO decorazione a ricamo
  • MATERIA E TECNICA crine
    filo di cotone
    filo di seta/ ricamo
    argento filato/ ricamo
    CERA
  • ATTRIBUZIONI Genoni Rosa (attribuito): inventore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria del Costume
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
  • INDIRIZZO P.zza Pitti 1, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Studio per ricamo riconducibile all'abito "Primavera" (TA 1719), ideato da Rosa Genoni e presentato all'Esposizione Internazionale di Milano (o del Sempione) nel 1906; le valse il Gran Premio per la Sezione Arte Decorativa, conferitole dalla Giuria Internazionale. Ispirato al dipinto "La Primavera" di Sandro Botticelli (1482 ca., oggi alla Galleria degli Uffizi, Firenze) vuole essere il manifesto del suo ambizioso progetto di ridefinizione del costume nazionale, che deve essere ispirato al glorioso passato storico-culturale italico (in linea con la corrente neo-rinascimentale diffusasi in quegli anni). Nello specifico, la decorazione a ricamo dell'abito voleva essere una riproposizione quasi calligrafica dei fiori presenti nel dipinto, sull'abito di Flora; da un punto di vista tecnico, si pone quale summa dell'esperienza tecnica e dell'approccio sperimentale che contraddistinsero l'arte ricamatoria a cavallo tra XIX e XX secolo. Nell'esemplare in oggetto (che ne è uno studio preliminare) sono già contenuti i caratteri che diverranno peculiari nella versione definitiva del ricamo, ossia l'estremo naturalismo e la tridimensionalità dei motivi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900344296
  • NUMERO D'INVENTARIO GGC 8621
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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