Sibilla in Hortis Mediceis. Statue Antiche
stampa
1653 - 1653
Perrier François (1590/ 1650)
1590/ 1650
Sibilla
- OGGETTO stampa
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MATERIA E TECNICA
carta/ acquaforte
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ATTRIBUZIONI
Perrier François (1590/ 1650): incisore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo della Grafica di Pisa
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Lanfranchi
- INDIRIZZO Lungarno Galilei, 9, Pisa (PI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La statua riprodotta in questa incisione, posta su un basamento, attira l'attenzione con un punto di vista frontale leggermente spostato verso destra. Lo sfondo è reso attraverso una serie di linee parallele che creano un effetto neutro, mentre un'ombreggiatura a tratteggio obliquo sottolinea la parte inferiore sinistra dell'immagine. È interessante notare che Perrier ha preferito una rappresentazione sommaria dei piedi della figura, omettendo di disegnare le dita, un dettaglio che invece è presente nell'originale scultoreo. Tale originale è attualmente situato a Firenze, all'interno della Loggia dei Lanzi, sulla parete di fondo, ed è realizzato in marmo di Thasos con la testa in marmo di Afyon. Con dimensioni complessive di circa 2,673 metri, l'opera è stata soggetta a restauri e integrazioni nel corso del tempo. Una fase significativa di restauro, che coinvolse presumibilmente l'applicazione della testa e dei piedi, fu condotta, come riportato da Vasari, da Lorenzetto. È invece da attribuire all'epoca del trasferimento della scultura nella collezione Medici il restauro della mano sinistra, come documentato per la prima volta dall'incisione di Perrier. L'iconografia della statua è varia e affascinante, con interpretazioni che spaziano da Sabina a Sibilla, da Donna illustre a Musa, da Sacerdotessa di Romolo a Augusta, da Donna vestita a Donna, passando per Statua semicolossale, Vestale, Danaide e Provincia. La datazione del torso della statua presenta alcune sfide. Si ritiene comunemente che sia una copia risalente all'epoca traianea di un originale risalente alla fine del IV secolo a.C. Tuttavia, la storia della scoperta dell'opera è oggetto di controversia. L’ipotesi più plausibile è che l’opera faccia parte del gruppo di “Sabine” che passò dalla collezione della Valle-Capranica ai Medici la cui provenienza, come suggerisce Carlo Gasparri, è circoscrivibile all’area del Foro di Traiano. La statua era già presente nel cortile di Palazzo della Valle all'inizio del Cinquecento, come dimostra un disegno di Maarten van Heemskerck degli anni '30 del XVI secolo, che la mostra in una nicchia sulla parete sinistra sotto la loggia del cortile. Rimase in questa posizione fino alla vendita della collezione della Valle al cardinale Ferdinando de' Medici nel 1584. Successivamente, insieme ad altre opere provenienti dalla stessa collezione, fu trasferita in una nicchia della Loggia di Villa Medici. Nel 1787, la scultura fu ospitata, a Firenze, nello studio del restauratore Francesco Carradori, in vista della sua collocazione definitiva presso la Loggia dei Lanzi, completata nell'agosto del 1789
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente pubblico non territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901401364-01
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- ENTE SCHEDATORE Università di Pisa
- ISCRIZIONI In basso a sinistra - FPB - numeri arabi -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0