Agrippina. in Hortis Mediceis. Statue Antiche

stampa 1653 - 1653

PERSONAGGI:sibilla Agrippina

  • OGGETTO stampa
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquaforte
  • ATTRIBUZIONI Perrier François (1590/ 1650): incisore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo della Grafica di Pisa
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Lanfranchi
  • INDIRIZZO Lungarno Galilei, 9, Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’incisione raffigura la statua, posta su un basamento, con una prospettiva frontale, leggermente spostata sulla destra. L'artista ha reso lo sfondo in modo neutro attraverso una serie di linee parallele fitte, creando un effetto visivo affascinante. Inoltre, la parte inferiore sinistra della tavola è caratterizzata da un'ombreggiatura realizzata con tratteggio obliquo. L’originale scultoreo da cui è tratta, si trova all'interno della suggestiva Loggia dei Lanzi a Firenze, precisamente lungo la parete di fondo. Questa opera, realizzata in marmo di Thasos e con dimensioni di circa 2,60 metri, ha subito restauri e integrazioni nel corso degli anni: il primo significativo intervento di restauro è attribuito a Lorenzetto, come riportato da Vasari, e sembra riguardare l'applicazione della testa, dei piedi e di parti della veste originariamente progettata per coprire la testa stessa; al periodo del trasferimento della statua nella collezione dei Medici, invece, sono probabilmente da attribuire i restauri all'avambraccio e alla mano destra, all'omero e all'avambraccio sinistro, oltre alla mano sinistra con il lembo della tunica, documentati per la prima volta nell'incisione di Perrier. Il torso della statua costituisce un enigma interessante: è comunemente considerato una variante di un tipo di Umbildung romana, che a sua volta deriva dalla tradizione tardo IV secolo a.C., conosciuta come "Hera Campana". La testa, sebbene antica, non sembra appartenere originalmente al corpo e viene considerata una replica del ritratto di Matidia creato nel 119 d.C., poco prima della morte della principessa, con alcune alterazioni dovute a un errore nell'integrazione del toupet. Proprio per questo motivo, l'iconografia dell’opera offre un'ampia gamma di interpretazioni possibili, tra cui Sabina, Agrippina, Augusta, Donna vestita, Donna illustre, Musa, Sacerdotessa di Romolo, Donna, Statua semicolossale, Vestale, Danaide e Provincia, e Matidia. La storia della scoperta di questa statua è oggetto di discussione. L’ipotesi più plausibile è che l’opera faccia parte del gruppo di “Sabine” che passò dalla collezione della Valle-Capranica ai Medici la cui provenienza, come suggerisce Carlo Gasparri, è circoscrivibile all’area del Foro di Traiano. La statua era già presente nel cortile di Palazzo della Valle all'inizio del Cinquecento, come dimostra un disegno di Maarten van Heemskerck degli anni '30 del XVI secolo, che la mostra in una nicchia sulla parete sinistra sotto la loggia del cortile. Rimase in questa posizione fino alla vendita della collezione della Valle al cardinale Ferdinando de' Medici nel 1584. Successivamente, insieme ad altre opere provenienti dalla stessa collezione, fu trasferita in una nicchia della Loggia di Villa Medici. Nel 1787, la scultura fu ospitata, a Firenze, nello studio del restauratore Francesco Carradori, in vista della sua collocazione definitiva presso la Loggia dei Lanzi, completata nell'agosto del 1789
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente pubblico non territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901401364-03
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Università di Pisa
  • ISCRIZIONI In basso a destra - FPB - numeri arabi -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

FA PARTE DI - BENI COMPONENTI

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Perrier François (1590/ 1650)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1653 - 1653

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'