Max. Vestalis. in Aedib Soderinis. Statue Antiche
stampa
1653 - 1653
Perrier François (1590/ 1650)
1590/ 1650
Vestale
- OGGETTO stampa
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MATERIA E TECNICA
carta/ acquaforte
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ATTRIBUZIONI
Perrier François (1590/ 1650): incisore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo della Grafica di Pisa
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Lanfranchi
- INDIRIZZO Lungarno Galilei, 9, Pisa (PI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell'incisione in esame, l’opera è raffigurata su uno sfondo neutro reso attraverso un intricato disegno a linee parallele. L'angolo di ripresa è frontale, sebbene sia leggermente spostato verso destra. La stampa ci restituisce la scultura nel suo stato originale, prima dei restauri eseguiti da Bartolomeo Cavaceppi nel 1768. La scultura da cui deriva questa incisione è attualmente ospitata presso il Berlin, Staatliche Museen zu Berlin, Altes Museum, nella Rotonda, con numero di inventario SK 83. Quest'opera è realizzata principalmente in marmo, con l'uso di marmo di Carrara per le parti restaurate. Le dimensioni della scultura sono imponenti, con un'altezza di 2,34 metri. Durante i secoli, questa opera d'arte è stata interpretata in vari modi. Nel XVI e XVII secolo, a causa del suo abbigliamento, è stata identificata come una Vestale. Nel Settecento, Bartolomeo Cavaceppi, la restaurò e la rese simile a Giunone. Nel 1825, l'artista Christian Daniel Rauch intervenne ulteriormente sulla scultura, sostituendo le parti aggiunte da Cavaceppi e trasformandola in una Cerere, dotandola di una fiaccola nella mano sinistra e di un mazzo di papaveri nella destra. Questa scultura è generalmente considerata una replica del II secolo d.C. di un'opera di Demetra di tipo Cherchell, originariamente creata ad Atene intorno al 440 a.C. La storia documentata di questa scultura inizia negli anni '30 del Cinquecento, come testimonia un disegno correlato al taccuino di Fossombrone. In quel periodo, la statua era conservata Aldrovandi "in casa di Mons. Francesco Soderini, ò al Mausoleo d'Augusto istesso". La sua posizione sembra essere rimasta invariata almeno fino al Seicento, come dimostrano numerose vedute del Mausoleo in cui è riconoscibile collocata di fronte all'ingresso. Nel 1766, grazie all'intermediazione di Bianconi, la scultura fu acquistata da Federico II di Prussia, insieme ad altre tredici opere d'arte. Dopo un breve periodo nello studio di Cavaceppi, fu collocata nei giardini del Neue Palais a Potsdam, dove rimase fino al 1825, quando fu trasferita a Berlino, presso lo studio del restauratore Christian Daniel Rauch. L'anno successivo, la scultura fu esposta nella Rotonda dell'Altes Museum, dove è ancora visibile oggi
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente pubblico non territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901401364-04
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- ENTE SCHEDATORE Università di Pisa
- ISCRIZIONI In basso a sinistra - FPB - numeri arabi -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0