San Michele Arcangelo
dipinto
1190 - 1210
Le pitture lungo le pareti della grotta sono organizzate in tre riquadri definiti da colonne tortili dipinte: nel primo a sinistra è rappresentatat la Madonna annunciata in trono tra l'angelo annunciante e una figura femminile stante, con il capo coronato, sullo sfondo di una quinta architettonica absidata; negli altri due riquadri compaiono le scene, molto frammentarie di un breve ciclomicaelico incentrato sul miracolo garganico. Il complesso figurativo si conclude con le frammentaria figurazione sul soffitto del Cristo in trono entro la mandorla affiancato dai simboli degli evangelisti
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a fresco
- AMBITO CULTURALE Ambito Romano
- LOCALIZZAZIONE Grotte di S. Vivenzio
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il ciclo dipinto nella grotta di San Vivenzio presenta caratteri stilistici di notevole arcaicità, alcuni particolari, però, come il dorsale del trono del Cristo avente i montanti desinenti in forma gigliata, il volumen aperto sulle ginocchia, i valori prospettici del trono e del supporto suppedaneo della Vergine e il tentativo di ricreare effetti di profondità tramite lo scalare dei piani, legittimano una datazione agli inizi del XIII secolo; convalidata anche da confronto con coevi brani romani ai quali queste pitture fanno riferimento stilistico e culturale: i dipinti absidali di San Silvestro a Tivoli, gli affreschi della cripta del duomo di Anagni e del Sacro Speco di Subiaco e, essenzialmente, le pitture della chiesa inferiore di San Clemente con le quali rivela anche un comune riferimento a stilemi della miniatura aulica del periodo ottoniano. L'importanza veramente rimarchevole di questo ciclo è legata non solo alle qualità, notevoli, della pittura ma anche alla emblematicità iconografica e iconologica del tema: La Vergine e la figura femminile a lei affiancata ostentano evidenti segni gravidici che connessi al culto in grotta e alla leggenda micaelica si caricano di profondi significati simbolici, vieppiù accentuati dai complessi rituali di culto celebrati nella grotta che prevedono un doppio pellegrinaggio annuo, l'ingresso alla grotta tramite un lungo cunicolo sotterraneo, il prelievo di un frammento di tufo per fini curativi-apotropaici, l'uscita alla luce da un sentiero a picco sulla vallata sottostante
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201012774
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0