monumento sepoltura. monumento sepoltura a Pasquale Liberi

monumento ai caduti a lapide, 1921 - 1921

Il monumento, in cemento, è composto da un basamento quadrangolare e da una stele, raccordati tra loro da un elemento dai profili concavi. L’insieme è poi sormontato da un struttura di coronamento troncopiramidale. La stele si caratterizza, sulla fronte, per la presenza di due applicazioni bronzee: il clipeo con il ritratto di Pasquale Liberi, recante a destra la firma dell’autore; e un’epigrafe dedicatoria, tratta da una lettera di Gabriele d’Annunzio

  • OGGETTO monumento ai caduti a lapide
  • MATERIA E TECNICA Bronzo
    CEMENTO
  • ATTRIBUZIONI Gaballo Michele (1896/ 1951)
  • LOCALIZZAZIONE cimitero di San Silvestro
  • INDIRIZZO Strada Provinciale Pescara-San Silvestro, Pescara (PE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Tenente Pasquale Liberi aveva combattuto durante la Prima Guerra Mondiale ma morì qualche anno dopo, il 19 giugno del 1921, durante il primo raid di velocità organizzato per celebrare l’anniversario della morte di Francesco Baracca. L’evento, che prevedeva un percorso di circa mille metri con partenza dal campo “La Spreta” di Ravenna, fu interrotto da un violento temporale. Il giovane Liberi riuscì ad atterrare a Mestre, nel campo della Malcontenta ma, a causa del terreno fangoso, il suo velivolo si capovolse provocandone la morte. Il tenente era nipote dell’ingegnere Antonino Liberi, compagno fraterno e marito della sorella prediletta di Gabriele d’Annunzio, Ernestina. Dal carteggio tra i due cognati trapela l’apprensione della famiglia per il giovane combattente, inizialmente collocato tra gli Alpini e, quindi, costretto alla vita di trincea: tutti si adoperarono affinché d’Annunzio intervenisse per il passaggio nell’aviazione, dove poi il giovane si distinse ottenendo anche una medaglia di bronzo. Per l’epigrafe posta sulla tomba di Liberi, furono scelte le parole dello stesso poeta, contenute in una commossa lettera ai genitori: d’Annunzio vi ricorda anche le visite che il giovane faceva a sua madre, Luisa de Benedictis, nella casa pescarese. Autore del clipeo bronzeo, con il ritratto di Pasquale così come appare nella foto di famiglia allegata alla presente scheda, è lo scultore pugliese Michele Gaballo. La famiglia, infatti, viveva a Lecce, città d’origine della madre di Liberi, Luisa. In seguito, sempre dietro pressioni della famiglia, d’Annunzio si farà promotore di una sottoscrizione per la posa di un monumento in onore del giovane aviatore. L’opera, realizzata dallo scultore Giuseppe Massari, verrà inaugurata il 18 luglio del 1926 presso il campo di aviazione di Pescara, in contrada San Rocco, che assumerà, in seguito, l’intitolazione a Pasquale Liberi. Per le fonti: “Pescara glorifica Pasquale Liberi” in “Il Popolo Abruzzese”, anno XV, n°845, 21 luglio 1926; Comune di Pescara, Ente manifestazioni pescaresi – Archivio di Stato di Pescara, 50° ANNIVERSARIO 1938 – 1988 Gabriele d’Annunzio, “Io ho quel che ho donato”, Arti Grafiche Garibaldi, Pescara 1988; Antonio Gasbarrini – Antonio Zimarino (a cura di), “900. Artisti e arte in Abruzzo”, G.F. Industria Grafica, 2002; Giovanni Guido, “Aviazione&Abruzzo”, Editrice Cerbone, Afragola (NA), 2006; Franco Di Tizio, “D’Annunzio e Antonino Liberi. Carteggio 1879 – 1933”, Ianieri Editore, 2009; Bartolomeo Di Pinto – Maria Teresa Iovacchini, “Pescara e il volo. Un secolo di storia aeronautica”, Editrice La Stampa, F.lli Surricchio, Pescara, 2010; Clara Gelao (a cura di), “Gaetano Stella e la scultura da camera pugliese nella prima metà del Novecento”, Marsilio, Venezia, 2008
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300289580
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Abruzzo con esclusione della citta' dell'Aquila e dei comuni del cratere
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Abruzzo con esclusione della citta' dell'Aquila e dei comuni del cratere
  • ISCRIZIONI fronte/ elemento centrale/ targa in bronzo - …… PASQVALE NON ERA SE NON / VN PICCOLO FANTE RAPITO IN / CIELO DALLE SVE ALI IMPROVVISE. / ERA VN PICCOLO EROE RIDENTE E / FRANCO, VN GIOCOSO AMICO DEL PERI- / COLO, VN GIOVANE AMANTE DELLA / MORTE, CHE SEMBRAVA PORTARE / SEMPRE ALL’ORECCHIO IL GAROFANO / ROSSO DELL’AMATA, COME I NOSTRI / PAESANI QVANDO SCENDONO AI / CONVEGNI PRESSO LE FONTI / O SOTTO LE SIEPI …… / G. D’ANNVNZIO - a incisione - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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