Madonna del Rosario. Madonna con Bambino e Santi

dipinto, post 1750 - ante 1799

In alto a destra è raffigurata la Madonna, seduta su una nuvola, mentre sorregge il Bambino con il braccio sinistro. Con la mano destra porge il rosario a San Domenico che si trova a sinistra in basso. Dietro di lui, Santa Caterina da Siena col giglio in mano, mentre sul lato destro si scorge un’altra Santa domenicana. Al centro un angioletto che sorregge un giglio. Al suo fianco il cane maculato con la fiaccola in bocca. In alto due angeli porgono la corona alla Madonna

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Meridionale
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Ambito Lucano
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Maria Assunta
  • INDIRIZZO Largo Chiesa Vecchia, Satriano di Lucania (PZ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto illustra il momento in cui la Madonna appare a San Domenico e gli consegna la speciale corona, detta corona di rose di Nostra Signora o Rosario. Questo episodio, non storico, spiega l'origine del grande impegno profuso dall'Ordine domenicano nella diffusione di questa devozione mariana, molto cara a San Domenico. Accanto a lui Caterina da Siena e un’altra Santa domenicana non identificabile. Ai piedi del Santo spicca un bel cane maculato, con la fiaccola in bocca, accanto a un vivace angioletto. Simbolo privilegiato di Domenico, il cane ha una forte valenza spirituale che viene spiegata in questo modo dal Beato Umberto de Romans, quarto successore di Domenico: "Nella visione del cane [avuta dalla madre del futuro santo prima della sua nascita] veniva prefigurata la nascita di un esimio predicatore, che avrebbe portato la fiaccola di un ardente discorso, col quale infiammare con forza la carità, in molti cuori raffreddata, e con i latrati di una assidua predicazione avrebbe scacciato i lupi dal gregge ed eccitato alla vigilanza delle virtù le anime che dormivano nei peccati”. Piuttosto complesso dal punto di vista iconografico, il dipinto è ben orchestrato anche a livello compositivo ed esibisce la cultura visiva del suo pittore che dovette conoscere le opere dei maestri napoletani di fine Seicento e inizi del Settecento, e rielaborarle con un linguaggio un po’ più incerto, nella seconda metà del XVIII secolo. Lo schema compositivo si ispira infatti alla Madonna con Bambino, Sant’Angelo, Santa Chiara da Montefalco e Angeli, Chiesa di Santa Maria Egiziaca a Forcella a Napoli di Francesco Solimena, unendo elementi del San Bonaventura che riceve dalla Madonna il gonfalone del sepolcro, della chiesa di santa Maria degli Angeli ad Aversa, sempre del grande pittore partenopeo. Si riscontrano poi citazioni letterali anche da opere di Paolo De Matteis: la Vergine del dipinto di Satriano è citazione letterale della figura femminile dell’Allegoria delle arti, ora a Malibù, firmato e datato, 168[…]
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700130346
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • DATA DI COMPILAZIONE 1978
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2007
    2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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