Ravenna. Cappella Arcivescovile, mosaico del sottarco meridionale con Crismon e San Crisogono, San Crisanto, San Policarmo, San Cosma, San Damiano, San Cassiano
negativo,
ca 1882 - ca 1882
Ricci, Luigi (1823-1896)
1823-1896
- OGGETTO negativo
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SOGGETTO
Mosaicisti - Italia - 494-519 - Maestranze ravennati di S. Apollinare Nuovo
Emilia Romagna - Ravenna - Complessi museali - Palazzo Arcivescovile - Cappella Arcivescovile
Architetti - Italia - Sec. V - Maestranze ravennati
Architettura religiosa - Palazzi - Palazzo Arcivescovile - Interno - Cappella Arcivescovile - Clipei del sottarco
Mosaici - Decorazione musiva del sottarco meridionale - Crismon e San Crisogono, San Crisanto, San Policarmo, San Cosma, San Damiano, San Cassiano
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MATERIA E TECNICA
VETRO
collodio
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MISURE
Misura del bene culturale 0800649470: 24x20 cm
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO E STORICO ARTISTICO
- AMBITO CULTURALE Maestranze Ravennati Di S. Apollinare Nuovo
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ATTRIBUZIONI
Ricci, Luigi (1823-1896): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- LOCALIZZAZIONE Basilica ed ex Monastero benedettino di San Vitale
- INDIRIZZO Via San Vitale, 17, Ravenna (RA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La lastra oggetto d'esame, appartiene al fondo denominato Santa Teresa, dal nome dell'ospizio in cui, negli anni Settanta del Novecento, vennero rintracciati 846 negativi su lastra di vetro, prevalentemente al collodio, realizzati dalla ditta Luigi Ricci tra il 1869 ca. e il 1914. Le lastre, tra il 1979 e il 1980 vennero ufficialmente acquisite in donazione dalla Soprintendenza di Ravenna, e costituiscono molto probabilmente il deposito che negli anni Trenta, Corrado Ricci, figlio dello stesso Luigi e fondatore della Soprintendenza ai Monumenti di Ravenna, Santi Muratori, direttore della Biblioteca Classense e Renato Bartoccini, l'allora soprintendente ai Monumenti, cercarono invano di far acquisire al Comune di Ravenna per la fototeca dell'Istituto di Studi Bizantini. Per notizie biografiche su Luigi Ricci, si veda la ricca bibliografia prodotta da Paola Novara, allegata a questa scheda. Nella prima edizione del catalogo di Luigi Ricci del 1869 compare un gruppo di 6 lastre, appartenenti alle “Tavole della cappella di S. Pier Crisologo” e numerate dalla 154 alla 159 che non raffigurano però il gruppo di quattro lastre, raffiguranti i santi e le sante dentro clipei dei sottarchi, oggetto di studio. Nel catalogo del 1877 le lastre con quei numeri di inventario corrispondono ad altri soggetti, mentre è presente un numero maggiore di lastre raffiguranti le “Tavole della cappella di S. Pietro Crisologo nel Palazzo Arcivescovile”, a cui sono aggiunti reperti di quello che diverrà il lapidario e il definitivo Museo Arcivescovile grazie all'intervento del soprintendente Giuseppe Gerola tra il 1910 e il 1919. Già nel 1903, Corrado Ricci commissiona ad Alessandro Azzaroni e Giuseppe Zampiga di redigere una relazione sullo stato dei mosaici. I restauratori mettono chiaramente in evidenza lo stato precario del monumento, argomento già evidente al Ricci. Nel 1734, a causa delle pessime condizioni conservative in cui si trova, si intraprende l'abbattimento della basilica Ursiana, al fine di costruire una rinnovata basilica metropolitana. Negli anni tra il 1741 e il 1743 avviene lo smantellamento del catino absidale, con conseguente distruzione della decorazione musiva, risalente al 1112 e costituita da tre registri differenziati iconograficamente, di cui l'architetto Gianfrancesco Buonamici realizza un accurato disegno per conservarne memoria. Dalla distruzione si salvano sei frammenti musivi, cinque dei quali vengono murati, dall'architetto Buonamici, nei locali della vicina Cappella Arcivescovile e del museo lapidario Arcivescovile.Del ripristino e del restauro del patrimonio musivo, sia della Cappella che dei reperti conservati al Musoe Arcivescovile, si occuperà Giuseppe Zampiga a partire dal 1911. Nel catalogo del 1877, come riportato precedentemente, il numero delle lastre riferibili a questo soggetto si amplia e troviamo traccia delle “Arcate con santi e sante” a cui sono attribuiti i numeri di inventario che vanno dal 217 al 220. Nel catalogo del 1882 invece troviamo corrispondenza con l'inventariazione e la soggettazione presente anche sui reperti oggetto di studio, che vanno dal 214 al 217. Le lastre oggetto d'esame rappresentano un caso tecnico formale molto interessante: i soggetti raffigurati infatti, rappresentano due teorie di santi o sante ripresi come se nello stesso sottarco le due fasce fossero realmente contigue. Il fotografo ha effettuato una “sintesi” dei soggetti, apponendo uno accanto all'altro due positivi, ciascuno raffigurante un sottarco e la corrispondente teoria di santi, ed ha effettuato poi una riproduzione su lastra dei due positivi attaccati uno all'altro. Dell'effetto ottico che Luigi Ricci voleva ottenere è testimonianza la lastra NCTN 0800649468, in cui si vedono i due positivi giustapposti attaccati ad un fondo in legno attraverso delle puntine, lastra che non è stata poi rifilata e che mostra quindi il “trucco” messo in atto dal fotografo. Non potendo ricondurre in maniera incontrovertibile le lastre con le teorie di santi del Fondo Santa Teresa a quelle presenti nella seconda pubblicazione a stampa dei cataloghi Ricci del 1877, che potrebbero essere le stesse ma definitivamente reinventariate nel successivo catalogo, è stato scelto di ancorarle alla data del 1882, in cui troviamo una corrispondenza certa tra numeri di inventario e soggettazione
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800649470
- NUMERO D'INVENTARIO 14669
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 2017
- ISCRIZIONI supporto primario: lato emulsione: su etichetta: in basso a sinistra - 217 - numeri arabi -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0