grammofono portatile

ca 1929 - ca 1935

Contenitore: cassa rettangolare in legno rivestita di carta di colore nero con gancetti metallici laterali per la chiusura del coperchio incernierato sul lato lungo. Laterale lungo diviso in due porzioni con foro per l’inserimento della manovella di carica e sportellino incernierato. Cinghia di cuoio con passanti lungo il perimetro con fibbia per la chiusura. All’interno, sul piano del piatto, sono presenti il foro con il perno del piatto, il foro per l’alloggio del diaframma, l’attacco del braccio acustico, l’asta del sistema di freno e la lancetta del sistema indicatore di velocità graduato. All’interno del coperchio sono presenti gli alloggi per il piatto, con vite di blocco, per la manovella di carica e per il blocca disco a vite. Motore: occultato al di sotto del piatto, con propulsione a molla e sistema di carica a manovella con incastro a baionetta. Asta del sistema di blocco e regolatore di velocità. Sistema di riproduzione del suono: diaframma con ghiera ondulata, collegato al braccio acustico e tromba interna. Modalità d’uso: trattandosi di un grammofono portatile, l’apparecchio è composto da parti da assemblare e montare. Inserire il piatto del disco nel foro apposito, montare nella sede all’interno della cassa il braccio acustico, inserire il diaframma all’estremità del braccio e fissarlo stringendo il sistema a vite; inserire la manovella nel foro presente sulla cassa e collocare il disco inciso sul piatto fermandolo con il blocca disco; appoggiare sul disco la puntina o stilo del diaframma (dall’esterno all’interno o viceversa) e caricare il motore a molla attraverso la rotazione della manovella. Avviare la rotazione del piatto togliendo il blocco e regolare la velocità di rotazione; la puntina inizia a scorrere all'interno del solco a spirale inciso sul disco; le oscillazioni della puntina, prodotte dal profilo irregolare dell'incisione, vengono trasmesse alla membrana del diaframma che riproduce il suono, amplificato dalla cassa di risonanza costituita dal contenitore; aprire lo sportellino laterale per una maggiore amplificazione del suono

  • OGGETTO grammofono portatile
  • MISURE Misura del bene culturale 1201354401: 10x25x10 cm
  • LOCALIZZAZIONE ICBSA (Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi)
  • INDIRIZZO Via Michelangelo Caetani, 32, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’industria del suono riprodotto iniziò nel 1877 negli Stati Uniti quando Thomas Edison inventò una maniera di registrare il suono e di riprodurlo tramite una macchina che chiamò fonografo. Nel corso di una decina di anni questo sistema venne notevolmente migliorato: prima con l’invenzione nel 1886 dei cilindri di cera Bell-Tainter e della macchina per riprodurli che Bell chiamò “grafofono” per distinguerla dalla macchina brevettata da Edison, anche se del tutto simile; poi nel 1887 con l’invenzione del disco e l’adozione dell’incisione orizzontale fatta da Emile Berliner che non solo riproduceva il suono con molta più facilità ma rendeva anche la duplicazione molto più agevole. All’invenzione del disco Berliner accompagnò l’invenzione di una macchina per riprodurlo ovvero il grammofono che venne perfezionata nel 1896 da Eldridge R. Johnson con l’aggiunta del motore a molla. L'azienda francese Pathé venne fondata da Charles Pathé insieme ai fratelli Émile, Théophile e Jacques nel 1896. Poco tempo dopo Théophile e Jacques si ritirarono e l’attività rimase in mano a Charles ed Émile. L’idea di fondare una società impegnata nella vendita di queste macchine nasceva dal successo che Charles aveva ottenuto a metà degli anni Novanta dell’Ottocento nella vendita dei fonografi Edison e dei grafofoni di Bell per lo più contraffatti, a cui presto aggiunse la vendita di un’altra invenzione di Edison, il cinetoscopio, ​​diventando in pochi mesi il maggiore importatore e venditore in Francia di queste macchine. Già nell’anno di fondazione della società Pathé Frères, i fratelli Pathé possedevano uffici e studi di registrazione non solo a Parigi, ma anche a Londra, Milano e Mosca, risultando una delle aziende più attive nella vendita di macchine per la fonoriproduzione in Europa. Fino ai primi anni del secolo successivo la Pathé Frères si occupò prevalentemente del commercio di prodotti relativi al mondo del suono riprodotto ma ben presto venne realizzata anche una piccola produzione di macchine e accessori cinematografici (cinetoscopi, proiettori, lanterne magiche e così via), commercio del quale si occuperà in maniera preponderante per tutto il corso del XX secolo. Nei primi anni del XX secolo la Pathé iniziò a realizzare le prime registrazioni su cilindri, produzione che continuò fino al 1914; parallelamente, a partire dal 1905, la società cominciò a vendere anche registrazioni su dischi. Per non violare un brevetto in un mercato altamente competitivo e innovativo, i fratelli Pathé utilizzarono diverse tecnologie insolite. In particolare i primi dischi Pathé non assomigliavano a nessun altro perché l’incisione avveniva verticalmente sul disco e non orizzontalmente. Inoltre, questo tipo particolare di incisione, richiedeva l’uso di una puntina a sfera in zaffiro e la riproduzione dei dischi avveniva dall’interno verso l’esterno e non viceversa come era il caso dei dischi di Berliner. Erano pensati per essere riprodotti ad una velocità di 90 rpm per arrivare poi solo nel 1915 ad una velocità di riproduzione intorno agli 80 rpm, di controtendenza con la velocità di tutti gli altri dischi sul mercato che erano pensati per essere riprodotti intorno ad una velocità di 78/80 rpm al secondo. Interessante, poi, è il tentativo di produrre e vendere dischi di varie dimensioni: da 17 e 21 cm, passando per dischi da 25, 27 e 29 cm, fino a dischi di grandi dimensioni da 35 cm e addirittura da 50 cm. Questi ultimi, a causa della loro grandezza, apparivano più fragili e vennero ben presto ritirati dal mercato per il loro insuccesso commerciale. La Pathé iniziò a produrre dischi con taglio laterale compatibili con i grammofoni standard a partire dal 1920 per il mercato americano. Questi dischi, detti “con taglio ad ago”, vennero inizialmente commercializzati dalla “Pathé frères Phonograph Co.” con il nome di “Actuelle”. Il modello “Diamond Modèle n°1” qui descritto è presente in un catalogo Pathé del 1929 e si tratta di un grammofono da viaggio prodotto dall’azienda Pathé. Questi modelli portatili cominciarono a comparire sul mercato a partire dalla fine degli anni Venti del Novecento grazie al perfezionamento delle tecniche di produzione di motori e diaframmi e grazie agli studi sull'amplificazione acustica. Il modello da viaggio Pathé presentato in questa scheda è un modello pensato per la riproduzione di dischi con taglio laterale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201354401
  • NUMERO D'INVENTARIO 345085
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • ISCRIZIONI diaframma - REPRODUCTEUR / PATHÉ / BREVETÉ EN TOUS PAYS / PATENTED IN ALL COUNTRIES / Pathé - maiuscolo - francese
  • STEMMI piastra - Marchio - Marchio dell'azienda con l’immagine di un gallo
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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