Nel registro dell'Istituto di Fisica, lo strumento è inventariato come "apparecchio di Cladni / morsetto per lastre", il che fa capire che esso sia una parte componente di un apparecchio più complesso; effettivamente, nella collezione del Dipartimento è presente lo strumento delle Lastre di Chladni, ma si trova esposto in un altro armadio; quest'ultimo, però, è prodotto da un'altra ditta e le lastre sono già fissate, quindi è probbaile che questo morsetto non sia da mettere in relazione con quello, e che il suo apparato originale (lastre di varie forme e archetto) sia andato perduto, anche se dal registro di inventario non ve ne è traccia. Il morsetto in esame è prodotto dalla ditta italiana Tecnomasio Milano, e risulta acquisito dall'Istituto in una data antecedente il 1886; ha un manico in legno e la parte del morsetto vera e propria è a forma di ferro di cavallo. Veniva usato per fissare le lastre ad un supporto orizzontale così da poter condurre gli esperimenti sulle "immagini del suono", creando le così dette "figure del Chladni"