Imitare la natura

Il vetro opaco
a cura di Luciana Mandruzzato

Nella variegata gamma di colorazioni e sfumature in cui ci può ottenere il vetro un ruolo particolare è riservato ai colori opachi, ottenuti aggiungendo degli opacizzanti, i più utilizzati sono ossido di alluminio e antimoniato di calcio, alla miscela vetrificante. Il vetro opaco è una componente importante per la lavorazione a mosaico, dove viene utilizzato per creare motivi decorativi in combinazione con colori trasparenti, per la decorazione applicata, anche in questo caso per meglio contrastare con il vetro di fondo generalmente trasparente, e per creare l’effetto marmorizzato ispirato alle pietre naturali tanto apprezzato tra tardo ellenismo e prima età romana. L’uso esclusivo di vetro opaco per la produzione di vasi, invece, è in genere meno frequente e abbastanza circoscritto alle produzioni a matrice del momento di passaggio tra la fine del I secolo a.C. e l’inizio del successivo, più frequentemente in area orientale. In questo panorama spiccano per originalità i due piattini e l’anfora in vetro soffiato azzurro opaco del Museo di Adria, provenienti dalla collezione Zanirato e purtroppo privi di dati di contesto; l’ipotesi che possano far parte del medesimo servizio è destinata a restare senza conferma.

Il vetro nero ha invece conosciuto un uso di più lunga durata, dalle prime produzioni a matrice di epoca altoimperiale alla tarda antichità, dove continua ad essere apprezzato anche se non più per la produzione di vasellame, quanto per la creazione di pendenti, vaghi di collana e bracciali. Il colore nero in realtà risulta ad un’analisi più attenta verde o porpora molto scuro e la sua produzione è sicuramente mirata all’imitazione della pregiata ossidiana, un vetro naturale molto duro da lavorare. Al pari dell’ossidiana cui si ispira il vetro nero ha conosciuto un largo utilizzo già agli inizi dell’epoca romana, non solo nella lavorazione di contenitori, esclusivamente a matrice, ma anche di lastrine usate come specchi o ritagliate in tarsie per la composizione di pannelli decorativi o inserti per mobili e elementi di arredo di pregio.


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