La prima produzione romana

Il vetro a mosaico
a cura di Luciana Mandruzzato

La tecnica della lavorazione a mosaico, l’antesignana della muranese lavorazione a murrine, è un’articolata tecnica di lavorazione di tradizione tardoellenistica che venne ripresa e rielaborata in una chiave nuova dai primi vetrai romani. Il processo produttivo parte dalla realizzazione di canne tirate lavorate a più colori, giocando sui contrasti tra vetro opaco e vetro trasparente; le canne venivano poi tagliate in piccole sezioni trasversali da utilizzare accostandole tra loro quasi fossero delle tessere di mosaico, esposte al calore per essere fuse e saldate le une alle altre a creare un disco di vetro colorato che veniva sagomato su stampo, sempre mediante esposizione al calore, e infine rifinito con levigatura a freddo. Le attestazioni pre-romane usano sempre un solo tipo di canna per ogni vaso e il repertorio decorativo delle canne stesse è limitato a pochi tipi; in epoca romana si assiste a una moltiplicazione delle combinazioni dei colori e dei motivi decorativi che spesso portano all’accostamento sul medesimo vaso di più canne diverse.

Un tipo speciale di canna, quella con filamento ritorto, veniva usato già in età ellenistica oltre che per la rifinitura dell’orlo anche per realizzare vasi, ma in spezzoni lunghi anziché in sezioni trasversali; anche in questo caso nel tempo cambia il modo di utilizzarla: in epoca ellenistica la canna ritorta è avvolta a spirale dal fondo del vaso, mentre in epoca romana gli spezzoni sono accostati parallelamente gli uni agli altri.

La decorazione a nastri accostati è un’invenzione del tutto romana: anche in questo caso si utilizzano spezzoni allungati, che si trovano disposti sia per fasce parallele sia a creare dei quadranti. Per questa decorazione vengono utilizzate quasi esclusivamente canne realizzate in vetro stratificato, con l’alternanza di vetri opachi e vetri trasparenti, per ottenere delle colorazioni particolarmente intense e brillanti, alternate a volte a canne con filamento ritorto o a sezioni di canna.


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