n. 85/Vicenne (tomba, area ad uso funerario)

Campochiaro, post VII d.C - ante VIII d.C

IL CONTENITORE FUNERARIO. Adiacente alla tomba 84 dalla quale è stata distinta in corso di scavo. Non è chiaro se le sepolture, pur in fosse diverse, potessero essere contestuali. Sono assenti tracce di bruciato o decomposizione di materiale deperibile in superficie. Il riempimento, infatti, è omogeneo in quello definito primo taglio di scavo, dato verificato anche nello scavo di una porzione della fossa come sezione di controllo. Il terreno nerastro e sciolto ha sporadiche chiazze gialle e limo-sabbiose, tipiche della geologia del terreno. Inoltre la stratigrafia sembra evidenziare un quasi contemporaneo scavo delle fosse 84-85, poiché il diaframma tra le due fosse è un lembo ribassato (quindi non tagliato, ma semplicemente ridotto). Tuttavia, quale nota del redattore della presente scheda, no è possibile definire una sequenza tra le due tombe a quanto emerge dagli elementi presenti in scheda. Sembra possibile, quindi, che la T. 84 si sia affiancata dopo alla 85 con intenzione, che l’abbia semplicemente rispettata. Addirittura, dai solo dati stratigrafici, è possibile anche che la T. 85 sia stata scavata nei pressi della 84 come indicherebbero le datazioni post-quem delle evidenze numismatiche associate alle due tombe. L’INUMATO. L’inumato era deposto con il cranio a ovest. In generale lo scheletro era in cattivo stato di conservazione: a eccezione del cranio, reclinato a sinistra, mancava la parte superiore del busto, comprese le braccia; si conservano le gambe distese e parallele. In migliore stato di conservazione lo scheletro del cavallo. L’animale era deposto con il cranio opposto al padrone (quindi ad est) e sul lato destro del cavaliere. La testa era dritta con il muso infitto in una buca nel terreno e alcuni ciottoli posti lateralmente funzionali a tenerlo in posizione retta. Era deposto rannicchiato sulla zampe e prono. IL CORREDO. Tra gli elementi rinvenuti i tomba si deve innanzitutto indicare la presenza di alcuni chiodi posti presso il cranio del cavallo, la sua zampa posteriore sinistra e altri 4 presso il cranio dell’inumato. Non sappiamo dire con certezza se fossero pertinenti a una lastra lignea di divisione delle due inumazioni o della cassa di deposizione del cavaliere. Il corredo rituale comprendeva un’olletta no tornita L’inumato indossava una cintura multipla; e aveva la panoplia completa: spatha con fodero, coltello, arco, faretra, frecce e lancia. Il cavallo era provvisto di morso con filetto e decorazioni per i finimenti oltre alle staffe a forma di mela

  • OGGETTO tomba
  • CLASSIFICAZIONE area ad uso funerario
  • AMBITO CULTURALE Allogeno
  • LOCALIZZAZIONE Campochiaro (CB) - Molise , ITALIA
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Sepoltura con cavallo; orientamento 70° Sepoltura di grosse dimensioni, presenta limiti abbastanza netti ed è chiaramente leggibile sullo strato di terreno alluvionale per la differenza di colorazione. La copertura è costituita esclusivamente da terra scura mescolata a ghiaia; mancano i ciottoli, solitamente distribuiti lungo il perimetro. La fossa è di forma rettangolare e regolare, le pareti sono verticali, il riempimento, dello spessore di circa un metro, è formato da terreno scuro con frequenti chiazze giallastre di natura alluvionale distribuite in modo non uniforme, particolare che dimostra che il terreno è stato ributtato nella fossa così come era stato cavato dai fossori. Appena sopra alle ossa si trova del terreno giallastro mescolato a qualche ciottolo di medie dimensioni, questo stesso terreno costituisce anche il piano della deposizione. La particolarità di questa sepoltura è determinata proprio dal modo in cui gli inumati sono stati composti nella fossa. In genere nelle altre sepolture il cavaliere occupa la parte sud e il cavallo, di conseguenza, quella nord, entrambi i crani sono deposti ad ovest rivolti verso il sorgere del sole. In questa tomba il rituale di collocare il defunto con la testa ad ovest è rispettato solo per l’uomo, che occupa la metà nord della fossa , mentre l’animale occupa quella sud e la sua testa è collocata ad est opposta a quella del suo padrone. Ritroviamo questo rituale in altre quattro sepolture, una a Vicenne (t. 150) e tre a Morrione. Lo scheletro del cavaliere è piuttosto mal conservato: resta il cranio schiacciato e reclinato sul suo fianco s. Del torace e degli arti superiori non rimane nulla, così come del bacino si conservano le sole ossa delle gambe poste parallele. È probabile che il guerriero sia stato deposto in una cassa funebre poiché sono stati trovati dei chiodi, con consistenti resti di legno sulla loro superficie, in tre dei quattro angoli dello spazio occupato dal defunto. Il cavallo è stato deposto direttamente nella nuda terra e, per comporlo meglio, è stata praticata sul fondo una buca per posizionare il muso, ai suoi lati e lungo il collo sono stati collocati dei ciottoli per sostenerlo in modo eretto. Il resto dello scheletro dell’animale poggia sulla pancia e le zampe sono state ripiegate su loro stesse. Tutto lo scheletro è in ottima connessione anatomica. La datazione della sepoltura può farsi risalire alla seconda metà del VII secolo d.C. per la presenza della moneta, per il sax lungo e per i motivi ornamentali presenti sulla cintura multipla (Ceglia 2000, pp. 216-221)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Monumenti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400107949
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia del Molise
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia del Molise
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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