IL CONTENITORE FUNERARIO. Taglio di piccole dimensioni, ben riconoscibile nello strato alluvionale. Il terreno di riempimento è scuro e sciolto verso i lati, più ghiaioso e giallognolo verso la parte mediana e in particolare modo appena sopra lo scheletro del defunto. La forma è ovale, con i lati corti sono arrotondati; quello lungo nord è rettilineo, quello sud meno regolare e rincalzato da alcuni ciottoli che poggiano sulla risega del taglio. Altri ciottoli si trovano al livello della deposizione sul lato s per sostenere il corpo del defunto. Il livello della deposizione è sul fondo della fossa sullo strato di ghiaia a 10 cm di profondità dal piano di taglio. L’INUMATO. Lo scheletro è scarsamente conservato con il cranio è schiacciato, il braccio destro, del quale si conservano ulna e radio,è adagiato sulla risega della fossa, il sinistro, conserva il solo omero; del tronco rimangono frammenti di costole; assenti colonna vertebrale e bacino. Le gambe sono ravvicinate: la destra conservata per intero, della sinistra il femore completo. IL CORREDO. Il corredo prevedeva una moneta in bocca, rinvenuta dopo la rimozione del cranio, presso la mandibola inferiore, verso sinistra. L’inumata aveva un’articolata collana in perle di pasta vitrea policroma, con tre pendenti: due medagliette a goccia in lamina di bronzo decorata a stampo e il piede di un calice in vetro forato in centro. Gli ornamenti comprendevano anche orecchini in argento, un anello digitale e un bracciale in bronzo. Quale corredo rituale deve indicarsi un pettine in osso, posizionato presso la gamba sinistra, e una fusaiola in adiacenza. Presso l’emitorace parte di un punteruolo frammentato e 3 frammenti di ferro non meglio definibili, forse parte del punteruolo e dell’ardiglione della fibbia. Inoltre, presso il punteruolo, scivolato sotto lo scheletro, un anellino con i capi disgiunti forse funzionale a una sorta di astuccio per il punteruolo. Sul bacino era posizionato il coltello con due anelli per la sospensione e una fibbia in ferro