T.129 /Vicenne (tomba, area ad uso funerario)
IL CONTENITORE FUNERARIO. Fossa molto larga (lungh. cm 260, largh. cm 140) con limiti evidenti e distinguibili nello strato alluvionale. Forma rettangolare regolare con angoli smussati, pareti verticali e letto di deposizione a cm 75 di profondità. sul piano di deposizione sono stati posti tre ciottoli allineati lungo la sponda settentrionale. La tomba è situata nel settore orientale della necropoli dove l’allineamento delle tombe in file parallele è meno rigoroso rispetto a quello occidentale e dove gli spazi per il seppellimento sono molto più ampi. Questo ha permesso di realizzare una fossa molto larga e profonda dove la defunta occupa la parte centrale e giace direttamente sullo strato ghiaioso. L’INUMATO. Lo scheletro è conservato male, difatti si trovano pochi frammenti della parte post-craniale, le ossa lunghe relative all’omero destro e ad entrambe le gambe, ravvicinate in giacitura primaria, per cui è ricostruibile l’altezza che si aggira intorno ai 145-150 cm. In assenza dei dati antropologici che non hanno consentito neppure di stabilire il sesso della defunta,l’identificazione della tomba come femminile è determinata dai dati archeologici sulla base del corredo. IL CORREDO. Gli oggetti riferibili all’abbigliamento personale sono un’ anello circolare di bronzo rinvenuto sopra il bacino, la fibula ad anello aperto con estremità ripiegate a ricciolo, decorata in superficie da una serie di lineette orizzontali parallele tra loro, situata vicino al cranio. Il coltellino, frammentato, è posizionato sull’emitorace sinistro, lama con dorso e taglio diritti, codolo leggermente trapezoidale, conserva tracce di cuoio o di legno sulla lama pertinenti al fodero e sul codolo relative all’impugnatura. I confronti più puntuali sono con un esemplare da Fornovo. S. Giovanni, uno della necropoli di Meiza della Selvicciola. Il corredo vascolare è rappresentato dal bicchiere di vetro posto vicino alla testa: un calice su stelo, con orlo diritto ispessito ed arrotondato, corpo cilindrico che va rastremandosi in basso in corrispondenza dello stelo cilindrico che si raccorda al piede ad anello piatto a sezione tubolare. Le costolature partono dalla metà inferiore del corpo continuano sullo stelo e si diramano sul piede. Sotto l’orlo una decorazione di numerose strisce parallele di colore bianco che occupano un terzo del corpo. Rientra nella forma Isings 111, tipica del III- IV d.C. di produzione romana e diffusa nel mondo orientale. I calici di vetro sono presenti in solo tre tombe della necropoli di Vicenne, sono più numerosi in quella di Morrione e, in genere, sono in associazione con corredi più ricchi. La diffusione dei calici di vetro nelle sepolture altomedievali è attesta nei complessi funerari di Nocera Umbra, a Castel Trosino, a Romans d’Isonzo, nella tomba n. 37 di S. Stefano in Pertica, a Cividale. Gli oggetti d’ornamento della defunta sono rappresentati da una coppia di orecchini d’oro del tipo avarico con pendenti sferici secondo la tipologia ampiamente presente nelle tombe di Campochiaro. Completa la deposizione dei doni funebri la moneta d’oro quale obolo a Caronte per il passaggio nell’aldilà, usanza adottata dagli Avari intorno alla metà del VII sec.d. C. Il Tremissis d’oro della zecca anonima di Benevento datata dall’editore dopo la metà del VII secolo attesta questa consuetudine della popolazione avarica anche lontano dalla loro terra di origine. La presenza di monete, anche d’argento e molto meno in bronzo, è piuttosto frequente nelle due necropoli, ed è di grande aiuto e di conferma per una datazione precisa della sepoltura (scheda Valeria Ceglia). ******************************** a questi oggetti del corredo va aggiunto il morsetto del montante per il morso che si configura come un ex-voto nuziale (del marito) o paterno. Forse anche il calice in vetro può configurarsi come tale essendo tipico nel contesto delle tombe maschili
- OGGETTO tomba
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CLASSIFICAZIONE
area ad uso funerario
- AMBITO CULTURALE Allogeno
- LOCALIZZAZIONE Campochiaro (CB) - Molise , ITALIA
- TIPOLOGIA SCHEDA Monumenti archeologici
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400108004
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia del Molise
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia del Molise
- DATA DI COMPILAZIONE 2017
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0