Chiesa di S. Biagio e Monastero delle Canossiane

Magenta, 1979/00/00 - 1979/00/00

L'impianto dell'insieme si articola intorno a due chiostri di diverse dimensioni e prospetta su due strade. Il corpo su via S. Biagio, con facciata eclettica neo-rinascimentale ingloba la chiesa barocca e si sviluppa su due piani fuori terra più un piano sottotetto; il corpo su via Diaz risalente agli anni Trenta si sviluppa su due piani mentre il corpo meridionale che affaccia sui due cortili e si prolunga dietro la chiesa barocca, si sviluppa in altezza su tre piani fuori terra. Il chiostro minore è caratterizzato al piano terra da una teoria di pilastri in mattoni e aperture ad arco. Le strutture degli edifici ottocenteschi sono in muratura con solai in legno e sottostanti arelle intonacate o a cassettoni (per lo più consolidati con solette in calcestruzzo) mentre le strutture novecentesche sono in cemento armato con solai in latero-cemento. Le finiture esterne sono in intonaco e gli infissi in parte in legno e in parte in metallo. La chiesa di S. Biagio a pianta rettangolare la cui origine risale al 1637, presenta un impianto a navata unica terminante con piccolo presbiterio, con pareti ripartite da lesene, ornate da pregevoli quadri ad olio attribuiti al Gherardini e soffitto a volta con decorazioni in stucco ed affreschi. All'esterno, in facciata è ancora presente il portale barocco. Alla chiesa è annessa la sacrestia il campaniletto e la casa parrocchiale ristrutturata negli anni Settanta. Nel corpo che dà su via S. Biagio è presente anche l'ottocentesca Cappella dell'Addolorata, anch'essa a navata unica, con volta a botte ribassata, con decorazioni pittoriche e a stucco, terminante con piccolo presbiterio

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