Sacra Rappresentazione della Domenica di Pasqua di Vittoria

XXI

La Sacra Rappresentazione della #Resurrectio# di Vittoria è iniziata alle ore 20.30. Tre attrici hanno interpretato il #Prologo# vestite in abiti contemporanei. Successivamente un attore vestito di bianco ha impersonato il ruolo della #Resurrezione# recitando alcune parti dei Vangeli relative a questo episodio della vita di Gesù. Dalla porta della sacrestia sono poi entrati in scena Pilato e Caifa, denominato #Caifasso#. Dopo il dialogo tra Caifa e Pilato, è stato il momento del Centurione, che ha raccontato ai due il momento in cui ha visto la tomba di Gesù aprirsi e la pietra tombale rotolare via tra raggi di luce. Improvvisamente ha fatto irruzione in scena, proveniente dal pubblico, il personaggio che interpreta Misandro e che ha recitato un lunghissimo monologo. Al termine del monologo, sempre proveniente dal pubblico, è entrato in scena Giuseppe che, fino al termine del I atto, ha dialogato con tutti i personaggi, ognuno secondo la propria posizione e preoccupazione su cosa fare dopo questi accadimenti così straordinari. Finito il momento recitativo ogni personaggio è uscito dalla scena. Il II atto è cominciato con l’entrata in scena dei personaggi di Giuda e Giovanni che hanno dialogato a lungo finché non è arrivato il personaggio di Maddalena, che ha scatenato il rimorso in Giuda che è scappato via verso il fondo della chiesa. Maddalena, intanto, ha raccontato a Giovanni i momenti della sua conversione e dell’incontro con Gesù a seguito della Resurrezione. Il II atto si è chiuso con l’entrata in scena del Centurione convertito, di Maddalena e Giovanni. La Rappresentazione è terminata con l’#Epilogo#. recitato da un’attrice e dall’attore che precedentemente aveva interpretato la Resurrezione. Questi, adesso al centro della scena, con il capo coperto da un velo bianco e in tutto simile al personaggio di Gesù, ha spezzato il pane con le interpreti del ruolo dell’#Prologo# e poi si è avviato verso il fondo della chiesa passando tra gli spettatori. La messa in scena del Dramma è terminata alle ore 21.30 con l’entrata di tutti i personaggi

  • OGGETTO sacra rappresentazione della domenica di pasqua di vittoria
  • CLASSIFICAZIONE rappresentazione-spettacolo, festa-cerimonia
  • LOCALIZZAZIONE Vittoria (RG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La storia dei due momenti di Sacra Rappresentazione #I Parti# e della #Resurrectio# di Vittoria è legata in maniera indissolubile a quella della Congregazione del SS. Crocifisso. Al 1669 data un’autorizzazione di Mons. Giovanni Antonio Capobianco, Arcivescovo di Siracusa, rilasciata alla Congregazione del SS. Crocifisso per rappresentare l’opera spirituale, interpretata solo da uomini, “La scesa della croce di Cristo Signor nostro”, così come recita la bolla conservata presso l’archivio vicariale di Vittoria. Altre notizie storiche, corroborate da fonti documentali, datano al 1859, 9 anni dopo la morte del suo autore, il marchese Alfonso Ricca, l’allestimento di una Sacra Rappresentazione nel Venerdì Santo presso una zona della città, denominata #Calvario#; qui fu messo in scena un nuovo testo teatrale, composto in endecasillabi sciolti dallo stesso marchese e che andò a sostituire o almeno a innovare la tradizionale Rappresentazione di cui però non si è tramandato alcun testo. E, singolarmente, proprio al 1859 è datato il tempietto circolare sito in piazza Sei Martiri della Libertà che ancora oggi fa da scenografia all’allestimento del #Golgota# per la Sacra Rappresentazione. Un altro importante documento, datato al 1880 e redatto da Mons. Federico La China, Arciprete Parroco della Basilica di S. Giovanni Battista, conserva la richiesta di autorizzazione al Vescovo di Siracusa per la rappresentazione del Dramma Sacro. Grazie al lavoro di storico delle tradizioni di Vittoria realizzato da Mons. La China si sono conservati sia i testi del Ricca, editati dalla Tipografia Velardi di Vittoria nel 1880 e nel 1884, del Dramma del Venerdì Santo che della messa in scena della #Resurrectio#. Dal 1953 in poi l’organizzazione dei due momenti teatrali sulla Passione di Cristo è stata curata dalla Basilica di S. Giovanni Battista, coadiuvata nell’allestimento dalla Confraternita del SS. Crocifisso. Anticamente seguiva e completava il Venerdì Santo la Sacra Rappresentazione della Domenica di Pasqua, #Resurrezione# o #Resurrectio#, un testo probabilmente scritto dal marchese Ricca; fino alla fine del XIX secolo veniva recitata sul sagrato della chiesa madre e veniva detta volgarmente #delle sette patelle#, in ricordo delle sette partizioni originarie del testo. Grazie agli scritti di Mons. Federico La China, Arciprete Parroco della Basilica di S. Giovanni Battista, sappiamo che il dramma della Resurrezione era messo in scena già dal 1880 sul sagrato della chiesa madre. Alcuni versi del Dramma risultano un po’ oscuri forse a causa di una forte alterazione della tradizione e il manoscritto che lo tramanda termina con la frase “fine ad una miriade d’errori”, segno evidente di un desiderio di mettere fine alla manomissione della versione originale ma espressione stessa che nel tempo è stata inglobata nel testo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
  • AUTORE DELLA FOTOGRAFIA Leto, Giuseppe
    Occhipinti, Massimiliano
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 19-ICCD_MODI_4573420853561
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • ENTE SCHEDATORE Associazione Nazionale "Europassione per l’Italia"
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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