ritratto funebre di Libera Portineri
lastra tombale,
La defunta è rappresentata in bassorilievo, a mezza figura, di tre quarti, volta verso sinistra, con le braccia conserte sul grembo. L'accompagnano, in alto, a sinistra lo stemma dei savoia con brisura di bastardigia, riferibili al figlio di Libera Portineri, Renato gran bastardo, e ornato del collare dell'ordine di S. Michele Arcangelo; a destra lo stemma della famiglia Portoneri, circondato da rami d'ulivo. Il bordo è ornato con un fregio di fini rilievi e di foggia rinascimentale con girali e foglie
- OGGETTO lastra tombale
-
MATERIA E TECNICA
marmo bianco/ levigatura/ scultura/ lucidatura
- LOCALIZZAZIONE Carignano (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'identificazione della donna rappresentata con la carignanese Libera Portineri (morta nel 1520 circa) ricorre nelle fonti relative al monastero di Sant'Agostino (G. Rodolfo, L'architettura barocca in Carignano, in Atti e memorie del secondo congresso della società piemontese di Archeologia e Belle Arti, Torino 1932) ed è confermata nell'iconografia araldica. L'opera è attribuita da L. Mallè (L. Mallè, Le arti figurative in Piemonte, ed. Casanova, Torino 1962, p. 151) ad uno scultore oltremontano che accoglie uno schema rinascimentale (G. Gentile, Santa Maria della Grazie (S. Agostino), in, A.A.V.V., Carignano: appunti per una lettura della città, vol. III, p. 50, Carignano 1977). La Chiesa di Sant'Agostino è chiamata anche Chiesa di Santa Maria delle Grazie. La Chiesa appartiene alla Congregazione dei Padri Oblati di Maria Vergine
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100012886
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- STEMMI In alto a sinistra - nobiliare - Stemma - Savoia(?) - Ornato con la brisura di bastardigia, circondato dal collare dell'ordine di San Michele Arcangelo
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0
ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'
condividi
