Ritratto di Amedeo II di Savoia

dipinto, post 1701 - ante 1720

Il personaggio è rappresentato a mezzo busto, con taglio poco al di sotto della spalla. Il corpo e il viso, barbato, sono ruotati di tre quarti. Lo sguardo è rivolto verso sinistra, in alto. Porta un ampio copricapo ornato da un medaglione con pietre preziose e perle. Indossa una tunica dal collo alto e al di sopra un mantello in tessuto di damasco con interno trapuntato, profilato da ricca passamaneria. Fondo unito di colore scuro. In alto a sinistra stemma dinastico. La tela è posta entro una cornice di formato e luce rettangolare, in legno intagliato e dorato. Tipologia a cassetta. Battuta liscia. Fasce modanate

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 62.5 cm
    Larghezza: 49.5 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera come indicato nell’inventario redatto da Noemi Gabrielli nel 1951 raffigura Amedeo II di Savoia (1046-1080), conte di Savoia, Aosta e Moriana. Figlio di Oddone e nipote di Umberto I Biancamano, e di Adelaide di Torino. Sposò Giovanna dei conti di Ginevra. Del tutto incerte sono le testimonianze iconografiche che lo riguardano. Diversamente dalla sua raffigurazione nella nella serie dell’Albero Gentilizio della Casa di Savoia, pubblicato dall’abate Ferrero di Lavriano a Torino nel 1701, dove appare in armatura, qui indossa un curioso copricapo e un elegante mantello che ricorda una veste da camera. Questo elemento, insieme ai dati di stile, induce a ipotizzare una datazione per l’opera in oggetto nella prima metà del Settecento. La tela è allestita all’interno di una ampia serie iconografica sabauda che include principalmente opere risalenti al XVII secolo, benché esse rappresentino esponenti del casato a partire dall’età medievale. La maggior parte dei dipinti pervennero in questa sede a seguito del dono del castello di Racconigi al principe di Piemonte Umberto di Savoia da parte di suo padre, Vittorio Emanuele III, nel 1929. Il primo volle collocare in questa residenza, analogamente a quanto dispose per i suoi appartamenti in Palazzo Reale a Torino, le sue raccolte di iconografia sabauda e dinastica, con attenzione anche alle famiglie regnanti che, nei secoli, avevano stretto alleanza con Casa Savoia. Queste opere, collezionate a partire almeno dal 1919, pervennero a Racconigi per selezione dall’arredo di altre residenze sabaude dei territori ereditari o acquisite dopo l’unità d’Italia, oppure furono donate o ancora acquistate sul mercato antiquario, o da famiglie dell’aristocrazia piemontese e del territorio nazionale. L’allestimento della Galleria cosiddetta dei ritratti, collocata nel padiglione di levante con prosecuzione nell’attigua galleria dei cardinali, è attestato nell’inventario stilato da Noemi Gabrielli all’inizio del sesto decennio del Novecento
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399642
  • NUMERO D'INVENTARIO R 5604
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, tela, in basso, a destra - R 5604 (giallo) - numeri arabi -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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