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dipinto,

In primo piano, al centro, accanto all'ingresso di una casa con arcate, due figure femminili nimbate sono raffigurate nell'atto di salutarsi. Sulla sinistra, stante, è raffigurato un santo vescovo, caratterizzato da una barba scura

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Mazone Giovanni (1433 Ca./ 1512)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Gallerie Nazionali di Palazzo Spinola
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Spinola di Pellicceria
  • INDIRIZZO piazza di Pellicceria 1, Genova (GE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE All'ingresso di un porticato si incontrano la Vergine ed Elisabetta, secondo il racconto biblico (Luca 1, 39-40) in cui è riportata la visita che Maria Vergine fece alla sua parente Elisabetta dopo avere ricevuto l'annuncio che sarebbe diventata madre di Gesù per opera dello Spirito Santo. Sulla sinistra, un Santo Vescovo, ipotizzato come Sant'Erasmo, osserva la scena. L'opera è stata acquisita mediante prelazione nel 2017 assieme al suo "pendant" raffigurante la Circoncisione di Gesù. I due dipinti, insieme ad altri episodi legati alla vita della Madonna attualmente non individuati, dovevano arricchire un polittico che recava al centro una Madonna con il Bambino in trono o un’Annunciazione, come nel caso della ‘Maestà’ conservata presso la chiesa genovese di Santa Maria di Castello, realizzata dall’artista prima del 1469. Le due tavole furono rese note per la prima volta da Carlo volpe nel 1971 nell'ambito di un'esposizione organizzata presso la casa d'arte Finarte di Milano, con una generica attribuzione ad ambito ligure. L'attribuzione a Giovanni Mazone è stata avanzata per prima da Miklos Boskovits nel 1987, indicandole pertinenti alla sua produzione degli anni Settanta del Quattrocento, con riferimento ad alcuni dipinti realizzati dal maestro per il contesto savonese. In occasione della dichiarazione di interesse culturale che ha poi portato all'acquisto da parte dello Stato le tavole sono state più correttamente datate agli esordi degli anni Sessanta, evidenziando difatti, anche alla luce di più recenti studi critici dedicati alla fase più precoce di Mazone, un codice espressivo maggiormente in linea con la sua prima produzione, entro dunque il 1466, anno di realizzazione del polittico commissionato da Brancaleone Doria per la chiesa genovese di Santa Maria della Cella. In particolare questa tavola presenta alcuni riferimenti stilistici che rimandano alla decorazioni affrescate dal maestro entro il 1659 per il convento genovese di Santa Maria del Castello, quali ad esempio le fitte pieghe che delineano le vesti, o i chiaroscuri dei volti
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700377400
  • NUMERO D'INVENTARIO PAL-GE. INV. 10
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Spinola di Pellicceria
  • ENTE SCHEDATORE Palazzo Spinola di Pellicceria
  • ISCRIZIONI sul retro - LORENZO PIETRO/ * 2242/389 -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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