Circoncisione

dipinto,

In primo piano, all'interno di un loggiato, sono presenti tre personaggi nimbati: a sinistra una figura femminile, dall'abito rosso coperto da un manto scuro. Accanto, un uomo anziano, capelli e barba canuta, abito giallo e manto rosso. A destra un sacerdote, barba e capelli radi bianchi, veste chiara e manto scuro foderato di rosso. I personaggi sono collocati attorno ad un tavolo a colonna, sul quale è poggiato un bambino. Il loggiato è collocato in un paesaggio in cui in lontananza si vede una città, collegata alla scena in proimo piano per mezzo di un sentiero

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Mazone Giovanni (1433 Ca./ 1512)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Gallerie Nazionali di Palazzo Spinola
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Spinola di Pellicceria
  • INDIRIZZO piazza di Pellicceria 1, Genova (GE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto raffigura la circoncisione dell'infante Gesù, così come descritto nel vangelo di S. Luca (2,21-33). Secondo la legge ebraica, passati otto giorni dalla nascita, ogni bambino doveva essere difatti portato al tempio, insieme a due colombe da sacrificare, per essere consacrato al Signore. L'opera è stata acquisita mediante prelazione nel 2017 assieme al suo "pendant" raffigurante la Visitazione con un santo vescovo. I due dipinti, insieme ad altri episodi legati alla vita della Madonna attualmente non individuati, dovevano arricchire un polittico che recava al centro una Madonna con il Bambino in trono o un’Annunciazione, come nel caso della ‘Maestà’ conservata presso la chiesa genovese di Santa Maria di Castello, realizzata dall’artista prima del 1469. Le due tavole furono rese note per la prima volta da Carlo volpe nel 1971 nell'ambito di un'esposizione organizzata presso la casa d'arte Finarte di Milano, con una generica attribuzione ad ambito ligure. L'attribuzione a Giovanni Mazone è stata avanzata per prima da Miklos Boskovits nel 1987, indicandole pertinenti alla sua produzione degli anni Settanta del Quattrocento, con riferimento ad alcuni dipinti realizzati dal maestro per il contesto savonese. In occasione della dichiarazione di interesse culturale che ha poi portato all'acquisto da parte dello Stato le tavole sono state più correttamente datate agli esordi degli anni Sessanta, evidenziando difatti, anche alla luce di più recenti studi critici dedicati alla fase più precoce di Mazone, un codice espressivo maggiormente in linea con la sua prima produzione, entro dunque il 1466, anno di realizzazione del polittico commissionato da Brancaleone Doria per la chiesa genovese di Santa Maria della Cella
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700377401
  • NUMERO D'INVENTARIO PAL-GE. INV. 11
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Spinola di Pellicceria
  • ENTE SCHEDATORE Palazzo Spinola di Pellicceria
  • ISCRIZIONI sul retro - LORENZO PIETRO/ 388 -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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