Reggio Emilia. S. Giov. Evang./ Pietà in terracotta. forse/ di G. Mazzoni
Riprese del quadro Il Santo Volto e del Compianto su Cristo morto nella Chiesa di San Giovanni Evangelista di Reggio Emilia (5 lastre)

negativo servizio, post 1899 - ante 1910
Anonimo (xix Fine/ Xx Inizio)
XIX fine/ XX inizio

Il servizio fotografico è costituito da 5 lastre alla gelatina formato 13 x 18, 2 verticali (N_000717, N_000718) e 3 orizzontali (N_000719, N_000720, N_000721). Il vetro di tutti i fototipi è irregolare. La lastra N_000721 presenta un bordo irregolare. L'emulsione delle lastre N_000719 e N_000720 è alterata. Sul lato emulsione della lastra N_000717 è stato realizzato un ritocco con vernice rosa trasparente. Tutti i negativi erano originariamente contenuti nella loro busta pergamina; tali custodie si conservano separatamente in una scatola

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Il Santo Volto – Ricami su seta
    Scultori italiani - Sec. 15. - Michele da Firenze
    Italia - Emilia Romagna – Reggio Emilia – Chiesa di San Giovanni Evangelista
    Compianto su Cristo morto o Mortorio – Scultura – Sec. 15
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Anonimo (xix Fine/ Xx Inizio): fotografo principale
    Michele Da Firenze (attivo 1404-1443): scultore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I primi cenni sulla chiesa di San Giovanni Evangelista risalgono al XII secolo, anche se della struttura originaria non è rimasto nulla. Fu ricostruita nel 1545 e, nel secolo successivo, affrescata dagli artisti che saranno poi impegnati nel cantiere della Basilica della Ghiara. Nel 1808 fu confiscata dal governo napoleonico e venduta all'asta al mercante Luigi Trivelli, proprietario del palazzo antistante la chiesa. Il figlio Giacomo adibì la chiesa a concimaia e le cappelle laterali a botteghe. L'erede conte Ferrante Palazzi Trivelli, nel 1896, cedette in uso perpetuo la chiesa alla Venerabile Confraternita dell'Immacolata Concezione e di San Francesco d'Assisi, la più antica ed esistente confraternita di Reggio Emilia, fondata nella seconda metà del XIII secolo. Il Compianto reggiano era originariamente nella cappella del Sepolcro della chiesa di San Francesco e apparteneva alla Compagnia dei Battuti, costituitasi nel 1321. A Reggio i confratelli erano noti per essere veri e propri registi delle cerimonie del Venerdì Santo, forse proprio a partire dalla data di fondazione della cappella contenente il Compianto (1480). Nel 1808 la Confraternita viene dispersa e il Compianto passa alla chiesa di San Giorgio pervenendo nel 1896 nella attuale sede in S. Giovanni Evangelista. È probabile che, durante i vari trasferimenti, alcune statue si siano rotte irrimediabilmente e così siano state in qualche modo rimpiazzate con altre provenienti da altri mortori affini. Il gruppo è costituito da sette statue poste attorno al Cristo morto, ma il tutto è anomalo: manca, infatti, la statua della Maddalena, mentre l’evangelista Giovanni vi compare due volte. Il Cristo morto non è coerente con l’insieme essendo stata la scultura acquistata sul mercato antiquario negli anni ’50 del Novecento. L’opera è stata recentemente ascritta a Michele di Nicolò di Dino detto “Michele da Firenze” (1403-1457 ca.), girovago plasticatore formatosi nella bottega del Ghiberti a fianco di Donatello, autore tra 1440 e 1441 dell’altare delle statuine per il Duomo di Modena. Il Compianto di Reggio Emilia secondo ultimi studi, è il risultato dell’assemblaggio di gruppi diversi commissionati dall’antica confraternita reggiana che ancora oggi ne è la proprietaria. Le pesanti reintegrazioni e la grossolana ridipintura, già negativamente evidenziata da Adolfo Venturi agli inizi del Novecento, ne rendono infatti complessa una corretta lettura. Analoga peregrinazione toccò all’immagine del Santo Volto, un antico ricamo su seta, contenuto in una cornice d’argento. Il servizio fotografico in esame è stato realizzato sicuramente dopo il 1896, anno in cui le opere vennero collocate nella Chiesa di San Giovanni Evangelista. Si decide di datare questo nucleo di fotografie dopo il 1899, data desunta dall’”Avviso Sacro” affisso al muro della chiesa, visibile nelle immagini N_000717 e N_000718
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800633956
  • NUMERO D'INVENTARIO da N_000717 a N_000721
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • ISCRIZIONI sul verso delle lastre N_000717, N_000718: in basso al centro - 155/ 154 -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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