La pesca con la lampara

a cura di Assunta Scorpiniti, pubblicato il 05/02/2025

La lampara era alimentata a petrolio che era contenuto in due bombole; veniva pompato più volte sia prima dell'accensione che durante la notte per mantenere la pressione giusta.

Autore ignoto, La pesca con la lampara, Esterno, fotografia digitale Foto famiglia. Russo - collezione privata di Assunta Scorpiniti
Autore ignoto, La pesca con la lampara, Esterno, fotografia digitale

dal Catalogo

La lampara era alimentata a petrolio che era contenuto in due bombole; veniva pompato più volte sia prima dell'accensione che durante la notte per mantenere la pressione giusta. Il petrolio passava attraverso delle serpentine e alimentava le retine che si accendevano con una potenza di 1000/2000 watt ciascuna. Ogni lampara ne aveva 6. Le retine era salvaguardate da una mezza sfera di vetro chiamata globo.Era posizionata a poppa perché la conformazione del gozzo, in quel punto più “bombato”, offriva maggiore spazio al pescatore lucista, ed ancorata da un trabacchino costruito dai “forgiari” (fabbri). Con le lampare, usate per il cianciòlo, non si poteva pescare durante i giorni di luna piena, la cosiddetta quinta decima, perché la luce della luna rendeva inefficace quella della lampara... Quando non era quinta, la potente luce della lampara, circa 20000 watt, attirava il pesce alla luce che arrivava ed illuminava anche ad una certa profondità, alcuni pesci che stavano più a fondo si distinguevano, oltre che per le bollicine che facevano risalire in superficie e il pescatore lucista sapeva distinguere che tipi e che quantità di pesci erano.

La pesca con la lampara foto famiglia. Russo - collezione privata di Assunta Scorpiniti
La pesca con la lampara

La pesca con la lampara foto famiglia. Russo - collezione privata di Assunta Scorpiniti
La pesca con la lampara

Bibliografia

Assunta Scorpiniti, Testimonianza di Leonardo Russo, raccolta per narrazione museale, 2013