La veste a cinta

a cura di Assunta Scorpiniti, pubblicato il 05/02/2025

L’abito tradizionale della donna di Cariati è a vest’a cinta.

Lorenzo Russo - Museo civico del Mare, Sala del Mare e delle Culture Medieterranee, La Veste a Cinta, interni, 2025, fotografia digitale Realizzata su incarico della Direttrice del Museo
Lorenzo Russo - Museo civico del Mare, Sala del Mare e delle Culture Medieterranee, La Veste a Cinta, interni, 2025, fotografia digitale

dal Catalogo

L’abito tradizionale della donna di Cariati è a vest’a cinta, composta da una blusa detta u tàit e un’ampia gonna con grembiule (u sinàlu) rigorosamente nero, portati sopra una camiciola (a cammisa), un corpetto, e la sottoveste (u suttanìnu), arricciata come la gonna per renderla più ampia. Completavano l’abbigliamento un paio di pianelle (i tappìni) o di scarpe con tacco basso. Durante il lavoro in casa, nei campi e negli orti le donne, per comodità di movimento, tenevano u tàit con l’orlo fuori dalla gonna. Dentro la cintura nei giorni di festa, “per essere più bella”. Alcune donne, specie più anziane, completavano l’abbigliamento con una specie di stola bianca incrociata, detta u scoddìnu.

Bibliografia

Assunta Scorpiniti, Cariati e la sua gente, Cosenza, 2002