Ritratto di Amedeo V di Savoia

dipinto, post 1751 - ante 1790

Il personaggio è rappresentato a mezzo busto con taglio poco al di sotto della spalla. Il corpo è ruotato di tre quarti e così il viso. Lo sguardo è rivolto verso sinistra. Porta barba e baffi appuntiti e rivolti verso l’alto. Il capo è totalmente coperto da un turbante punteggiato da perle, ornato, sul fianco da una spilla gioiello con pietre preziose su montatura dorata e sul davanti da un fermaglio con aquila cimata da corona. Indossa una tunica ornata da grandi croci di Savoia, al di sotto della quale si vede il tessuto girocollo di un corpetto di colore bruno. Sfondo neutro, sfumato, nei toni di grigio. La tela è posta entro una cornice di formato e luce rettangolare in legno intagliato e dorato. Tipologia a cassetta; battuta liscia e fasce modanate

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 61 cm
    Larghezza: 49 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Come indicato dalla ricognizione inventariale effettuata da Noemi Gabrielli, il personaggio raffigurato sulla tela dovrebbe essere Amedeo V (Le Bourget du lac, 1249-Avignone, 1323). Figlio secondogenito di Tommaso II di Savoia e di Beatrice Fieschi, successe al padre dopo un periodo di vuoto politico e di guerra civile. Abile diplomatico, si impegnò con una serie di fortunate campagne militari nell’ampliamento dello stato, sottomettendo Ivrea e il Canavese. Fu insignito del titolo di vicario imperiale da Enrico VII di Lussemburgo. Ebbe due consorti, Sibilla de Baugé (1272) e Maria di Brabante (1297). L’immagine, idealizzata, si ispira, per quanto riguarda i tratti fisionomici, all’incisione pubblicata nell’opera genealogica dell’abate Ferrero di Lavriano, pubblicata a Torino nel 1701. Tuttavia, i caratteri dell’abbigliamento, differenti rispetto alla stampa, assumono in questo contesto un valore simbolico. Il tubante, ornato di perle e di un diadema, in corrispondenza del centro della nuca mostra un medaglione con l’aquila sabauda. Inoltre la tunica presenta i colori araldici del rosso e del bianco, sebbene invertiti. Per questi caratteri l’opera, probabilmente parte di una serie dinastica più ampia, si deve ascrivere al XVIII secolo e, più precisamente alla seconda metà quando vari ritrattisti di corte come Giovanni Panealbo e Vittorio Amedeo Grassi vennero richiesti per restaurare, incrementare e completare serie genealogiche del casato destinate alle varie residenze di corte. La tela è allestita all’interno di una ampia serie iconografica sabauda che include principalmente opere risalenti al XVII secolo, benché esse rappresentino esponenti del casato a partire dall’età medievale. La maggior parte dei dipinti pervennero in questa sede a seguito del dono del castello di Racconigi al principe di Piemonte Umberto di Savoia da parte di suo padre, Vittorio Emanuele III, nel 1929. Il primo volle collocare in questa residenza, analogamente a quanto dispose per i suoi appartamenti in Palazzo Reale a Torino, le sue raccolte di iconografia sabauda e dinastica, con attenzione anche alle famiglie regnanti che, nei secoli, avevano stretto alleanza con Casa Savoia. Queste opere, collezionate a partire almeno dal 1919, pervennero a Racconigi per selezione dall’arredo di altre residenze sabaude dei territori ereditari o acquisite dopo l’unità d’Italia, oppure furono donate o ancora acquistate sul mercato antiquario, o da famiglie dell’aristocrazia piemontese e del territorio nazionale. L’allestimento della Galleria cosiddetta dei ritratti, collocata nel padiglione di levante con prosecuzione nell’attigua galleria dei cardinali, è attestato nell’inventario stilato da Noemi Gabrielli all’inizio del sesto decennio del Novecento
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399580
  • NUMERO D'INVENTARIO R 5605
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, tela, in basso, a destra - R 5605 (giallo) - numeri arabi -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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