Castello di Miglionico
Fondo MPI, Archivi Fotografici ICCD
Pilati, A. - Taranto / Fotografia operaia. Giovanni Scelzi - Pomarico, Miglionico - Castello, 1901-1925, gelatina ai sali d'argento, MPI311408
dal Catalogo
La cittadina di Miglionico, in provincia di Matera, sorge su un clivo tra i fiumi Bradano e Basento; si tratta di un punto particolarmente panoramico, apprezzato fin dall’antichità per la sua ampia visuale del territorio. Questa particolarità venne sfruttata per la costruzione di un castello nel punto più elevato – per dominare, appunto, il territorio circostante.
Il castello di Miglionico – conosciuto anche con l’appellativo di Malconsiglio – ha origini molto antiche, che affonda nei secoli VIII e IX. Nel corso del tempo ha subìto più modifiche e rifacimenti: ha una pianta a forma di parallelogramma ed è attorniato da sette torri di diversa forma; alcune circolari, altre a pianta quadrata.
Questa bellissima costruzione è legata ad una vicenda particolare del passato; è qui che nel 1485 si compì la congiura dei baroni contro il re Ferdinando I di Napoli (1423-1494). Il re, attraverso una riforma fiscale, aveva intenzione di diminuire il potere baronale, a favore dello sviluppo della classe mercantile e imprenditoriale: voleva attuare una sorta di svecchiamento del sistema economico e politico. Numerose famiglie baronali, sostenute da papa Innocenzo VIII, insorsero e parteciparono al complotto contro il re – tra questi i Sanseverino, principi di Salerno, i Caracciolo, principi di Melfi, i Gesualdo, marchesi di Caggiano e altri grandi nobili dell'epoca.
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