Le feste dei fuochi in Abruzzo

a cura di Omerita Ranalli - Progetto della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara, area V “Patrimonio Demoetnoantropologico e Immateriale”. Responsabile dott.ssa Mariantonia Crudo, pubblicato il 31/08/2021

Roberto Monasterio, Le farchie accese nel piazzale della Chiesa di Sant’Antonio, 2009, fotografia digitale Su gentile concessione dell'autore dell'immagine
Roberto Monasterio, Le farchie accese nel piazzale della Chiesa di Sant’Antonio, 2009, fotografia digitale

Il progetto “Feste dei fuochi in Abruzzo” è stato avviato nel 2019 dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara, allo scopo di approfondire alcuni elementi del patrimonio immateriale legati tra loro dalla presenza del fuoco all’interno del contesto rituale; il fuoco, infatti, caratterizza numerosi rituali ed eventi festivi che hanno luogo in periodi differenti dell’anno in varie località abruzzesi. Seguendo il calendario festivo abbiamo iniziato a documentare quelle feste che, sul territorio regionale, ci sono apparse rappresentative relativamente alla presenza dell’elemento fuoco. Dalla ricognizione condotta sul territorio emerge come il fuoco sia elemento che caratterizza un’ampia serie di rituali festivi in varie fasi calendariali; concentrato principalmente nelle feste dell’autunno avanzato e dell’inverno pieno, il fuoco ricorre anche in alcune ritualità primaverili ed estive. L’uso dei fuochi solstiziali non è più attestato in questi territori (a meno che non si vogliano accostare a tale uso i fuochi del Natale allestiti a Pescasseroli e Crognaleto); ciò nonostante, va registrato da qualche anno il ritorno, in forma di riproposta, dei fuochi della notte di San Giovanni nell’area costiera della regione. 

 

Tra gennaio 2018 e gennaio 2019 sono stati effettuati sopralluoghi conoscitivi delle seguenti feste:

Fara Filiorum Petri, le farchie; Collelongo, le cuttore; Scanno, le glorie; Pollutri, le fave; Atri, i faugni, Villalago, le fanoglie di San Domenico Abate.

 

Le principali feste dei fuochi documentate dal progetto sono le seguenti (qui elencate in ordine cronologico): 

-Fara Filiorum Petri (CH): 16 gennaio, le farchie di Sant’Antonio Abate

-Collelongo (AQ): 16 gennaio, le cuttore di Sant’Antonio Abate

-Villalago (AQ): 21 gennaio, le fanoglie di San Domenico Abate. 

-Avezzano (AQ): 26 aprile, i focaracci per la Madonna di Pietraquaria

-Caramanico Terme (PE): agosto, i favoni dell’Assunta

-Scanno (AQ): 10 Novembre, le glorie di San Martino

-Atri (TE): 7 dicembre, i faugni dell’Immacolata Concezione

-Collelongo (AQ): 7 dicembre, il favore dell’Immacolata Concezione

-Francavilla al Mare (CH): 7 dicembre, i focaracci dell’immacolata Concezione

-Nerito di Crognaleto (TE): dicembre, il fuoco di Natale

-Pescasseroli (AQ): 24 dicembre, la tomba di Natale

-Pietranico (PE): maggio, i fuochi per la Madonna della Croce

-Pollutri (CH), i fuochi di San Nicola 5 dicembre:

-Santo Stefano di Sante Marie (AQ): 24 dicembre, le ‘ntosse di Natale

-Tufillo (CH): 24 dicembre, la farchia di Natale

 

Il progetto è stato presentato al Servizio VI della Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio e a gennaio 2020 è stato firmato un accordo di collaborazione tra Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia (ICDe, oggi ICPI. Istituto Centrale Per Il Patrimonio Immateriale) e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo con esclusione della città dell’Aquila e dei comuni del cratere (oggi Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara).

L’accordo ha avuto come obiettivo la realizzazione della campagna catalografica del progetto, in collaborazione tra i due enti; per questo è stato costituito un gruppo di lavoro e monitoraggio (dott.ssa M. Crudo, funzionaria demoetnoantropologa della SABAP per le province di Chieti e Pescara, Responsabile dell’area V “Patrimonio Demoetnoantropologico e immateriale”; dott.sse A. Villanucci e V. Trupiano, funzionarie demoetnoantropologhe del Servizio VI della Direzione Generale Archeologia, Belle arti e Paesaggio).