La lavorazione della pietra

a cura di Luisa Vietri, pubblicato il 22/02/2022

Fermo immagine, lavorazione a bassorilievo di pietra arenaria (XXI), Abruzzo, TE, Crognaleto, 13-ICCD_MODI_6188410761641 Catalogo generale dei Beni culturali, Beni Culturali Standard (BCS)
Fermo immagine, lavorazione a bassorilievo di pietra arenaria (XXI), Abruzzo, TE, Crognaleto, 13-ICCD_MODI_6188410761641

dal Catalogo

Taglio, scultura, intaglio e tornitura sono le principali tecniche di lavorazione della pietra rappresentate in questa selezione di MODI-AEI. Nello specifico due sono le schede dedicate alle tecniche di lavorazione manuale della pietra serena in Abruzzo e altre due alle tecniche di lavorazione meccanica della pietra leccese.

 

Di particolare interesse è la tecnica di costruzione dei muretti a secco, che è stata iscritta nel 2018 nella Lista del Patrimonio Immateriale dell’UNESCO come elemento transnazionale di otto paesi: Croazia, Cipro, Francia, Grecia, Italia, Slovenia, Spagna e Svizzera. Questa tecnica riguarda il saper fare costruzioni in pietra accatastando le pietre l’una sopra l’altra senza usare altri materiali se non, a volte, la terra secca. La stabilità dei muretti è garantita dall’attenta selezione delle pietre e dal loro preciso posizionamento; queste costruzioni rivestono un ruolo fondamentale nella prevenzione di frane, alluvioni e valanghe, nella lotta contro l’erosione e la desertificazione e, al tempo stesso, rafforzano la biodiversità e creano adeguate microcondizioni climatiche per l’agricoltura. I muri a secco vengono inoltre utilizzati per l’allevamento o come abitazione e sono diffusi in molte aree rurali, soprattutto nei terreni scoscesi, modellandone così il paesaggio; sono la testimonianza di tecniche, saperi e saper fare risalenti alla preistoria, che hanno permesso l’organizzazione degli spazi abitativi e produttivi attraverso lo sfruttamento e l’ottimizzazione delle locali risorse naturali.  

Bibliografia

Merizzi Jacopo, Boscacci Antonio, Pietre allineate. Terrazzamenti, vite e vino in Valtellina, Lecco, 2008

Zezza Fulvio, Michele D’Elia (a cura di), La pietra leccese, La Puglia tra Barocco e Rococò, Milano, 1982